Il 19 novembre è il World toilet day, la Giornata mondiale del bagno. Perché, nel mondo, sono ancora 3,6 miliardi le persone che non hanno accesso a servizi igienico-sanitari adeguati.
Il 19 novembre è la Giornata mondiale dei servizi igienici, nata per accendere i riflettori sul problema della mancanza di servizi igienico-sanitari adeguati nel mondo e ispirare azioni in grado di aiutare a raggiungere l’Obiettivo di sviluppo sostenibile numero 6 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La mancanza di servizi ha implicazioni molto gravi di salute pubblica, ma anche sociali, economiche e ambientali.
Il tema della giornata per il 2022 è dedicato all’importanza della connessione tra servizi igienici e salvaguardia delle acque sotterranee
Secondo un recente rapporto dell’Unicef e dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sono 3,6 miliardi le persone che vivono senza accesso a servizi igienico-sanitari (Wash) gestiti in sicurezza (si tratta di quasi la metà della popolazione mondiale), tra cui permangono 494 milioni che ancora praticano la defecazione all’aperto – consuetudine degradante, ma anche pericolosa per la salute pubblica.
Il World toilet day (Wtd), celebrato ogni anno dalle Nazioni Unite il 19 novembre, diventa così una preziosa occasione per ispirare azioni in grado di affrontare la crisi sanitaria globale e aiutare a raggiungere l’Obiettivo di sviluppo sostenibile numero 6 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, ossia quello di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.
L’acqua è probabilmente l’elemento più importante sulla Terra e avere accesso ad acqua pulita è un aspetto essenziale per la nostra vita. In linea teorica, il nostro Pianeta possiede sufficiente acqua potabile per raggiungere questo obiettivo, ma di fatto, ogni anno, milioni di persone muoiono a causa di malattie legate alla cattiva gestione economica della risorsa e a infrastrutture scadenti.
Già nel 2000, le Nazioni Unite avevano integrato i target relativi ad acqua potabile e i servizi igienici tra gli Obiettivi di sviluppo del millennio (Osm) che tutti i membri si erano impegnati a raggiungere per l’anno 2015. Tuttavia, l’obiettivo di sviluppo numero 6 comprende otto sotto-obiettivi specifici, il secondo dei quali si riferisce all’accesso ai servizi igienico-sanitari adeguati ed equi per tutti entro il 2030, prestando particolare attenzione ai bisogni delle donne e delle ragazze e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità.
World toilet day: quando e perché è nata la Giornata internazionale della toilette
Il World toilet day, la giornata internazionale della toilette dedicata alla sensibilizzazione e alla mobilitazione di tutte le persone sulle problematiche riguardanti la mancanza di bagni puliti e sicuri per tutti, è stato istituito nel 2013 sotto l’impulso dell’organizzazione non-profit Water toilet organization (Wto), fondata dall’imprenditore di Singapore Jack Sim proprio il 19 novembre 2001 e i cui sforzi hanno contribuito alla dichiarazione ufficiale da parte delle Nazioni Unite del diritto all’acqua e ai servizi igienico-sanitari come diritto umano fondamentale, avvenuta nel 2010, e alla risoluzione (Risoluzione ONU A/67/L.75) che ha contrassegnato la data come una giornata internazionale ufficiale, con un posto permanente nel calendario degli eventi Onu.
Perché è così importante questa giornata? Perché la mancanza di servizi è la causa primaria di gravi problemi di salute pubblica, ma anche sociali, economici ed ambientali, e perché non c’è più tempo: benché negli anni la copertura globale dei servizi sia aumentata (dal 47 per cento del 2015 al 54 per cento del 2020), con gli attuali tassi di avanzamento, il mondo raggiungerà solo il 67 per cento di copertura entro il 2030: arrivare a una copertura universale di base richiederebbe il raddoppio dello storico tasso di avanzamento dell’1,13 punti percentuali per anno e solo otto paesi su centonove sono sulla buona strada.
Senza acqua e servizi igienici, 2 milioni di morti nel mondo all’anno
La contaminazione delle acque dovuta alla mancanza di servizi igienici provoca ogni anno la diffusione di gravi malattie. Secondo il rapporto Safer water, better health dell’Oms, il 3,3 per cento dei decessi e gran parte delle malattie a livello globale sono attribuibili alla mancanza di servizi Wash adeguati, che si traduce in quasi 2 milioni di morti ogni anno. Ad essere più colpiti sono i bambini sotto i cinque anni: il 13 per cento di tutti i decessi in questa fascia di età sono correlati agli effetti di questa mancanza, primo tra tutti la dissenteria, che causa la morte di mezzo milione di bambini ogni anno.
Nonostante questi numeri, secondo la rivista Lancet infectious diseases, tra il 1990 e il 2017 questo tipo di morti nell’infanzia è calato di oltre il 69 per cento e il fattore che ha maggiormente contribuito a questo calo è stata proprio la diminuzione di servizi igienico-sanitari non sicuri in tutto il mondo.
Le implicazioni socio-culturali di un “fallimento” del goal 6: un problema per le donne
Ma le implicazioni sono anche di natura socio-culturale ed economiche. Secondo un rapporto redatto da Unicef e Oms, oltre 620 milioni di bambini in tutto il mondo non dispongono di servizi igienici di base presso la propria scuola. Da tempo è noto come strutture inadeguate nelle scuole abbiano un impatto negativo sull’educazione e ostacolino il progresso sociale, soprattutto per ragazze e donne, costrette a saltare la scuola durante i giorni di ciclo mestruale. Per quest’ultime, poi, si aggiunge il problema delle molestie e degli stupri: dove sono costrette a recarsi fuori casa per i propri bisogni, come in Africa o Asia, aumenta il rischio di violenze sessuali.
Notevoli anche le implicazioni economiche: i benefici della presenza di servizi igienico-sanitari adeguati includono un guadagno complessivo dell’1,5 per cento del Pil globale e un ritorno di cinque dollari per ogni dollaro investito in strutture grazie alla riduzione dei costi sanitari per gli individui, ma anche a una maggiore produttività, senza contare i posti di lavoro che si creano lungo l’intera catena di servizi. Questi dati sono confermati da analisi che dimostrano che le politiche relative ai servizi Wash incidono nel ridurre la disuguaglianza e migliorare lo stato, anche economico, dei gruppi vulnerabili.
Infine, esiste una forte connessione tra servizi e cambiamenti climatici, che non fanno che aggravare la situazione: eventi meteorologici come le alluvioni rappresentano una seria minaccia per le infrastrutture igienico-sanitarie e mettono in pericolo la disponibilità di acqua pulita per il consumo umano e l’irrigazione. Per questo è necessario garantire servizi in grado di resistere a eventi estremi, che aiutino le comunità colpite a resistere alle emergenze e ad adattarsi più velocemente ai cambiamenti climatici.
Igiene e acque sotterranee: il tema del World toilet day 2022
Ogni anno, UN-Water, il programma di coordinamento delle Nazioni Unite su acqua e servizi-igienici, definisce il tema della giornata che quest’anno è Igiene e acque sotterranee, veicolato dallo slogan Rendere visibile l’invisibile, che è anche il titolo del rapporto annuale delle Nazioni Unite sullo sviluppo dell’acqua nel mondo, pubblicato lo scorso marzo in occasione della Giornata mondiale dell’acqua.
Le acque sotterranee sono la più grande fonte di approvvigionamento della risorsa a livello globale, basti pensare che, secondo il dossier di Legambiente Acque sotterranee – Il necessario è invisibile agli occhi, alcune regioni del nostro paese, come Umbria e Valle D’Aosta, dipendono totalmente dalle acque di falda, sette superano il 90 per cento di dipendenza (Lazio, Trentino-Alto Adige, Campania, Lombardia, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia e Veneto) e cinque ne dipendono per più dell’80 per cento (Piemonte, Calabria, Molise, Marche e Sicilia).
Con il peggioramento dei cambiamenti climatici e la crescita della popolazione, le falde acquifere sono vitali per la sopravvivenza ed è quindi una priorità proteggerle. Ma sistemi inadeguati di smaltimento delle acque reflue diffondono rifiuti umani nei fiumi, nei laghi e nel suolo, inquinando le risorse idriche sotto i nostri piedi.
Questo è un problema che sembra essere invisibile per due ragioni: prima di tutto avviene sottoterra, lontano dai nostri occhi. Poi, perché accade maggiormente nelle comunità più povere ed emarginate, come quelle dell’Africa subsahariana, dove la proporzione delle persone senza servizi di base è addirittura cresciuta nel tempo.
Eppure, secondo l’Oms, il 45 per cento delle acque reflue domestiche generate a livello globale viene ancora scaricato senza un trattamento sicuro e nel 2020 almeno il 10 per cento della popolazione mondiale ha consumato cibo irrigato da acque reflue e contaminate.
Eppure, oggi, il 40 per cento della popolazione mondiale è colpita dalla scarsità d’acqua e oltre il 90 per cento dei disastri sono legati all’acqua.
António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite
Cosa possono fare le istituzioni e cosa possiamo fare noi per il goal 6 di Agenda 2030
Il sito ufficiale dedicato al World toilet day sottolinea come la connessione tra acque sotterranee e servizi igienico-sanitari sia sempre stata di fondamentale importanza, ma non del tutto riconosciuta. Per questo è necessario rendere visibile l’invisibile: anche se potrebbe sembrare quasi bizzarro dedicare un’intera giornata alle tematiche connesse al wc, in realtà è molto importante portare all’attenzione dell’opinione pubblica che il problema della mancanza di servizi igienici è una realtà molto più radicata di quanto possa sembrare a una persona abituata a dare per scontato la loro presenza.
Per questo, il 19 novembre in tutto il mondo sono in programma centinaia di eventi. Ognuno di noi può partecipare alla giornata, informandosi e contribuendo a diffondere la conoscenza, anche tramite i social network.
Ma fare in modo che si raggiungano gli obiettivi del Goal 6 di Agenda 2030, proteggere le acque sotterranee dall’inquinamento e utilizzarle in modo sostenibile, bilanciando i bisogni delle persone e del Pianeta, è una priorità che si deve riflettere anche nei processi decisionali e di cooperazione.
Proprio con questo scopo, il 7 e 8 dicembre a Parigi è in programma il vertice delle Nazioni Unite dedicato in particolare alle acque sotterranee. In questa occasione, sarà stilato un messaggio congiunto che verrà consegnato in occasione della Conferenza sull’acqua delle Nazioni Unite che si svolgerà a New York dal 22 al 24 marzo 2023 e che avrà lo scopo di fare il punto sull’avanzamento dell’Obiettivo 6 dell’Agenda 2030 dell’Onu.
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