Allarme rientrato, per il momento. La fuoriuscita di greggio notata nel golfo del Messico dopo il violento passaggio dell’uragano Ida è stata arginata con successo grazie all’immediato intervento delle squadre specializzate. La guardia costiera statunitense, però, segnala altri 350 sversamenti di petrolio nella stessa zona. Ed è ancora presto per dire quali saranno le conseguenze.
Nearly 80% of U.S. oil and gas production in the Gulf of Mexico remains offline, almost 10 days after Hurricane Ida tore through Louisiana, as companies struggle to restart offshore platforms https://t.co/lQNTgcBqQZ
Domenica 5 settembre l’agenzia Associated Press ha diffuso le immagini satellitari che mostravano una chiazza di petrolio lunga e stretta vicino alla Marchand Bay, circa tre chilometri a sud di Port Fourchon, in Louisiana. Sembrava che l’origine fosse un oleodotto sotterraneo di Talos Energy; dai successivi accertamenti però è emerso che la compagnia ha cessato nel 2017 la sua attività nella zona, per poi rimuovere le infrastrutture nell’arco di un paio d’anni. L’azienda ha comunque finanziato le squadre di intervento e i sommozzatori che si sono subito recati sul posto, riuscendo fortunatamente a domare lo sversamento di petrolio. “Ad oggi non sono stati osservati danni alla costa o alla fauna”, fa sapere tramite una nota Brian L. Grove, portavoce di Talos Energy.
Segnalati 350 sversamenti di petrolio
Questo è il caso che ha immediatamente destato attenzione a livello internazionale, ma non è l’unico. L’uragano Ida, con i suoi venti fino a 240 chilometri orari, si è infatti abbattuto su una zona densissima di piattaforme petrolifere in mare e di raffinerie sulla terraferma. Attualmente l’88 per cento della produzione offshore è fermo e un centinaio di piattaforme sono rimaste deserte. Tutto questo mentre laguardia costiera americanaè al lavoro su 350 diverse segnalazioni di sversamenti di petrolio nel golfo del Messico.
Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
Dopo il passaggio dell’uragano Ida è apparsa una chiazza nera nelle acque del golfo del Messico. Ancora da chiarire la causa della fuoriuscita di petrolio.
Il livello di inquinamento supera di 60 volte il limite fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il governo ha chiuse le scuole e ha invitato gli anziani a stare a casa.