
Il rapporto annuale dell’agenzia Irena indica che il 92,5 per cento dei nuovi impianti installati nel 2024 è legato alle fonti rinnovabili.
Questa settimana la nave mercantile italiana Grande America della Grimaldi Lines è colata a picco a ovest de La Rochelle, nel nord-ovest della Francia a seguito di un incendio scoppiato a bordo. Partita dal porto di Amburgo, in Germania, era diretta a Casablanca, in Marocco, e trasportava “365 container, 45 dei quali classificati come contenenti
Questa settimana la nave mercantile italiana Grande America della Grimaldi Lines è colata a picco a ovest de La Rochelle, nel nord-ovest della Francia a seguito di un incendio scoppiato a bordo. Partita dal porto di Amburgo, in Germania, era diretta a Casablanca, in Marocco, e trasportava “365 container, 45 dei quali classificati come contenenti materie pericolose”, oltre a 2.210 auto nella stiva con relativo carburante. L’equipaggio di 27 persone è stato evacuato e portato in salvo da squadre di salvataggio francesi e britanniche.
Durante una conferenza stampa a Brest, il prefetto marittimo dell’Atlantico Jean-Louis Lozier ha detto che all’armatore della nave è stato ingiunto di “porre fine al pericolo per la navigazione e per l’ambiente marino rappresentato dai container e dagli altri elementi alla deriva” e di “porre rimedio all’eventuale inquinamento marino”.
Secondo i dati della Prefettura Marittima a bordo c’erano 100 tonnellate di acido cloridrico e 70 tonnellate di acido solforico e altri container che ufficialmente non contengono merci pericolose. Ma secondo quanto denuncia l’associazione Robin des Bois in un comunicato stampa “è molto probabile che ci siano molte più sostanze pericolose, dal momento che gli spedizionieri fanno spesso dichiarazioni false, perché costa di più trasportare materiali pericolosi rispetto ai materiali ordinari”.
Grande America : menace de pollution sur les côtes de Gironde et de Charente-Maritime https://t.co/mOeC2Ood2h via @Le_Figaro pic.twitter.com/CmCaKZNZAR
— FigaroGraphics (@FigaroGraphics) 15 marzo 2019
La grande chiazza di petrolio continua ad aumentare e si avvicina alle coste della Francia. Giovedì un aereo di sorveglianza ha individuato due chiazze di petrolio che si stanno allargando verso la costa francese, ma le condizioni meteorologiche rendono difficili le azioni di drenaggio e pulizia. La marea nera avanza a circa 30 chilometri al giorno e potrebbe raggiungere la prossima settimana la costa della Charente-Maritime e della Gironda, due dipartimenti già messi in allarme.La Francia ha chiesto anche l’aiuto dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima.
Secondo quanto si apprende da un comunicato stampa del Gruppo Grimaldi, la società nell’ambito del suo piano antinquinamento, ha trasferito il suo quartiere operativo per l’emergenza sul posto del naufragio della Grande America. La nave Union Lynx di Anchor Handling Supply che sta monitorando la fuoriuscita di carburante di qualsiasi nave e sta organizzando il recupero di qualsiasi container galleggiante.
Un gruppo di esperti nominati da Grimaldi per i sinistri marittimi e la prevenzione dell’inquinamento è a Brest per monitorare la situazione ambientale e consigliare ulteriori misure, in coordinamento con le autorità francesi. Il Gruppo Grimaldi effettuerà un’indagine sottomarina del relitto, situato a 4.600 metri di profondità, mediante la nave Pourquoi Pas che è dotata di un sistema Rov (Remotely operated vessel), un robot subacqueo telecomandato che permette di controllare a distanza il fondale marino.
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