
Diffuso nella cucina mediterranea e mediorientale, il bulgur è grano duro integrale spezzato, che viene cotto al vapore, essiccato e macinato.
Non solo gluten free, il grano saraceno è un alimento denso di nutrienti e sostanze bioattive. Un vero toccasana per la salute.
Il grano saraceno rientra nel gruppo degli pseudocereali, presentando caratteristiche simili ai cereali propriamente detti (come grano e riso). Si tratta di un componente delle Polygonaceae, la cui origine si colloca, per lo più, nelle regioni montuose di Russia e Cina.
In virtù dei suoi componenti bioattivi, il grano saraceno presenta diverse proprietà benefiche per la salute umana, vantando un certo utilizzo nella formulazione di alimenti funzionali. In modo importante, si tratta di una fonte glucidica priva di glutine, adeguata per l’alimentazione dei soggetti celiaci o sensibili al glutine non celiaci.
Per sua natura, questo alimento si compone per lo più di carboidrati complessi, apportandone circa 61,2 g (per 100 g dell’alimento). La parte proteica, che vanta un buon profilo aminoacidico, ammonta a 12,4 g, mentre la componente grassa corrisponde a 3,3 g, componendosi in prevalenza di acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi. La quantità standard considerata, pari a 100 g di parte edibile, presenta un apporto energetico di 329 kcal.
Il grano saraceno è un alimento vegetale, per cui è privo di colesterolo. Al contrario, si tratta di un’ottima fonte di fibra (10 g), soprattutto insolubile (8,35 g). Tra i suoi componenti micronutrizionali spiccano il potassio (450 mg), il calcio (110 mg), il fosforo (330 mg) e il ferro (4 mg), mentre è trascurabile il contenuto di sodio. Interessante l’apporto di folati, pari a 24 µg, e di altre vitamine del gruppo B, quali tiamina (0,6 mg) e niacina (4,4 mg).
Il potenziale terapeutico del grano saraceno è noto fin dall’antichità, quando i rimedi popolari di origine botanica costituivano uno strumento di cura rilevante. Anche questo pseudocereale, come accade per altri rimedi, ha rappresentato l’oggetto di svariati studi, ottenendo il “benestare” scientifico per svariate proprietà.
Studi in vitro e in vivo, supportano, per il grano saraceno, un’interessante proprietà ipotensiva, potenzialmente utile nel controllo dietetico dell’ipertensione.
Una porzione standard di grano saraceno (a crudo) corrisponde a circa 80 g. L’alimento in questione viene consumato, preferibilmente, in alternanza con altri cereali e pseudocereali, nell’ambito di una dieta varia. In ogni caso, le quantità possono variare a seconda del soggetto.
In linea generale, il grano saraceno è un alimento sicuro. In alcuni casi, tuttavia, è preferibile evitarne o moderarne l’assunzione. Per l’apporto di fibra insolubile, in particolare, non si adatta alle fasi acute delle patologie intestinali infiammatorie. Contestualmente alle terapie anticoagulanti, e in ragione dell’apporto controllato di vitamina K, è preferibile ricorrere al consulto medico. In modo intuibile, il grano saraceno è controindicato in caso di allergia ai suoi componenti.
Il grano saraceno può rappresentare l’ingrediente di spicco di molti primi piatti, prestandosi alla preparazione di zuppe invernali e insalate estive. Nel complesso, viene efficacemente abbinato ad altre fonti glucidiche, come cereali e pseudocereali, ma anche a verdure e legumi. Interessanti anche le farine di grano saraceno, per le preparazioni gluten free da forno. Vantando un sapore piuttosto neutro, con un delicato retrogusto di nocciola, questo ingrediente può dirsi, dunque, versatile, senza dubbio un alleato della creatività in cucina.
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