Il partito Nuova Democrazia di Kyarikos Mitsotakis ha ottenuto il 41 per cento dei voti.
Alcuni scandali recenti relativi a migranti, intercettazioni e un incidente ferroviario non hanno scalfito la sua popolarità.
Il buon momento dell’economia greca, con tassi di crescita del Pil superiori all’8 per cento, ha pesato sul voto.
Domenica 25 giugno in Grecia si sono tenute le elezioni parlamentari e a trionfare è stata la destra di Kyriakos Mitsotakis. Si tratta di una conferma per il partito Nuova Democrazia, che già a maggio avevo ottenuto la maggioranza dei voti. Mitsotakis, leader del partito, si era dichiarato insoddisfatto e aveva detto di voler raggiungere la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento nel secondo turno di giugno, così da formare un governo monocolore. E la missione stavolta è stata compiuta.
Il voto del 25 giugno
Nelle elezioni parlamentari del 21 maggio il partito di destra Nuova Democrazia aveva portato a casa circa il 41 per cento delle preferenze. Un successo elettorale, un consenso circa doppio rispetto a quello del partito di sinistra Syriza, guidato da Alexis Tsipras.
Il risultato però non aveva soddisfatto in pieno il leader di destra Kyriakos Mitsotakis, che aveva annunciato la volontà di creare un governo monocolore che necessitasse quindi della maggioranza assoluta dei seggi in parlamento. La tornata elettorale di maggio non aveva permesso ciò per una manciata di seggi, ma il sistema elettorale greco dà un premio di maggioranza al secondo turno a chi trionfa al primo turno. Nelle elezioni del 25 giugno il partito Nuova Democrazia ha nuovamente riportato circa il 41 per cento delle preferenze, ma alla luce del premio si è potuto aggiudicare la maggioranza assoluta del parlamento.
🗳️🇬🇷 Conservative leader Kyriakos #Mitsotakis won Greece's national elections on Sunday with a clear majority, clinching a second term with what he called a "strong mandate" that would allow his party to govern alone. pic.twitter.com/lyJOEGBwhU
Il partito di sinistra Syriza ha visto ulteriormente crollare le sue preferenze, ottenendo il 17,8 per cento dei voti. Sempre a sinistra, i socialisti del Pasok hanno ottenuto l’11,85 per cento dei voti e i comunisti del Kke il 7,69 per cento. Dall’altra parte della sfera ideologica, il partito di estrema destra anti-migranti Soluzione Greca ha riportato il 4,48 per cento dei voti, superando la soglia di sbarramento e ottenendo ben 12 seggi in parlamento. L’affluenza complessivo del voto del 25 giugno è stata parecchio bassa: hanno votato circa un cittadino su due.
La situazione politica in Grecia
Il successo della destra alle elezioni parlamentari del 25 giugno era previsto, visto il risultato al primo turno. Semmai è stato proprio l’ampio consenso raggiunto nel voto di maggio a stupire, visto che in questi mesi il governo guidato da Nuova Democrazia è stato al centro di diversi scandali e per questo si pensava che l’elezione sarebbe stata combattuta.
Some headlines at a newspaper stand in Athens on Monday, one day after the general elections.
Uno dei temi più duri per il governo greco è stata la questione migranti. Giusto una decina di giorni fa un barcone con a bordo 600 personeè affondato al largo delle coste greche e tra i morti si sono contati anche 100 bambini. La Grecia è stata accusata di aver negato i soccorsi all’imbarcazione, un modus operandi che ha caratterizzato anche altre tragedie degli ultimi mesi. Come se non bastasse, il governo greco ha effettuato diversi respingimenti di migranti in mare, un’operazione vietata dal diritto internazionale.
Tra gli altri scandali degli ultimi tempi, il deragliamento di un treno nello scorso marzo che ha causato57 morti e portato alle dimissioni del ministro dei Trasporti, Kostas Karamanlis. Ma anche il “Watergate greco”, un sistema di intercettazioni a danno di giornalisti e politici di opposizione che nell’estate scorsa ha fatto traballare il governo.
Tutto questo non è bastato a mettere in discussione la popolarità del centrodestra e anzi, il partito Nuova Democrazia ne è uscito rafforzato. Da una parte deve aver pesato un sentimento sempre più sovranista e xenofobo nel paese, certificato anche dai seggi guadagnati dall’estrema destra. Dall’altro il buon momento economico che attraversa il paese, dopo anni di lunga recessione. Il Pil del paese fa registrare tassi di crescita superiori all’8 per cento e la Grecia ha una delle riprese più forti dalla pandemia in Europa.
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