La giornata inaugurale della Cop29 segna un passo avanti sul mercato internazionale dei carbon credits. Ma senza un reale dibattito.
“Green book”, una guida per salvare il pianeta
Il libro è una “guida giornaliera per salvare il pianeta”, propone consigli e soluzione pratiche per ridurre la propria impronta ecologica.
Partiamo dai difetti di questo libro.
E’ americanocentrico. Continua a citare dati, numeri e cifre riferite agli Usa. Certo, una tale messe di dati era impossibile da ritravasare traducendola verso l’Europa, o l’Italia…
…e qui partono i pregi.
La ricchezza dei dati. Sono centinaia i parametri, i paragoni e i dati su cui i due autori si basano per raccontarci che il nostro impatto ambientale, il nostro consumo di risorse, è spropositato.
L’autorevolezza. Elizabeth Rogers è stata manager progetti speciali della campagna Clinton e per Rock the Vote, Senior Vice President Global Communications per Calvin Klein per dieci anni, posto che ha lasciato per divenire consulente del Natural Resources Defense Council (NRDC). Thomas M. Kostigen è autore della rubrica “Ethics Monitor” per Dow Jones MarketWatch, giornalista e redattore per Bloomberg poi specializzatosi in temi quali il global warming, l’ambiente, i temi sociali e le policy governative.
I temi e i numeri. Su tutti gli aspetti del nostro lifestyle – casa, lavoro, scuola – ci vengono suggerite le migliori scelte. Piccoli accorgimenti nel modo in cui viviamo potrebbero generare grandi risultati. Anzi, titanici. Se ogni americano, ogni persona vivente negli Stati Uniti rifiutasse lo scontrino del bancomat si risparmierebbe ogni anno una striscia di carta lunga quindici volte l’equatore. Chiudendo il rubinetto mentre si lavano i denti ogni giorno risparmierebbero la stessa acqua usata in tutta New York City. Rimpiazzando con una voice-mail la vecchia segreteria telefonica a cassette il risparmio annuale d’energia raggiungerebbe i 2 miliardi di kilowattora; tradotto in inquinamento in meno, equivarrebbe a togliere dalla strada 250.000 auto!
I testimonial. Agli eco-consigli pratici, supportati da analisi numeriche convincenti e incontrovertibili, gli autori hanno invitato diverse celebrità a dire la loro. Così possiamo leggere le eco-testimonianze di Robert Redford, Ellen DeGeneres, Jennifer Aniston, Tim McGraw, Martha Stewart, Tyra Banks, Owen Wilson, Justin Timberlake.
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Durante la cerimonia di apertura della Cop29 il segretario generale delle Nazioni Unite ha lanciato un nuovo accorato appello affinché si agisca sul clima.
L’11 novembre 2024 a Baku, in Azerbaigian, prende il via la ventinovesima Conferenza delle parti sul clima (Cop29). La finanza sarà il tema centrale.
Macron, Biden, Modi, Lula, Scholz e von der Leyen sono solo alcuni dei leader globali che non partecipano alla Cop29 di Baku.
La Cop29 si svolge in Azerbaigian, un paese fortemente dipendente dall’export di gas e petrolio, sempre più corteggiato dall’Europa che vuole sostituire le forniture russe.
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Non era mai accaduto che la temperatura media globale in un intero anno solare fosse di oltre 1,5 gradi centigradi superiore ai livelli pre-industriali.
Secondo i dati preliminari il 2023 è stato un anno anomalo, in cui l’assorbimento netto della CO2 da parte degli ecosistemi terrestri si è quasi azzerato.
Il dramma che vive la città di Valencia è soltanto un assaggio di ciò che rischiamo senza un’azione immediata e drastica sul clima.