Le emissioni di gas serra continuano a crescere senza sosta e senza paura. Perché i primi a essere incoscienti e a sfidare il clima siamo noi.
Greta Thunberg a Madrid per la Cop 25: “Ancora non abbiamo ottenuto nulla”
“Immaginare come sarà il mondo tra dieci anni è impossibile in questo momento”. Per questo il dovere della comunità internazionale è di “prevenire il più possibile le conseguenze dei cambiamenti climatici“. Greta Thunberg ha aperto una giornata di mobilitazione speciale per il movimento Fridays for Future. Directo https://t.co/m5VdXwYCCv Greta Thunberg: “Llevamos un año protestando y no ha
“Immaginare come sarà il mondo tra dieci anni è impossibile in questo momento”. Per questo il dovere della comunità internazionale è di “prevenire il più possibile le conseguenze dei cambiamenti climatici“. Greta Thunberg ha aperto una giornata di mobilitazione speciale per il movimento Fridays for Future.
Directo https://t.co/m5VdXwYCCv Greta Thunberg: “Llevamos un año protestando y no ha pasado nada. No es una solución sostenible que los niños no vayan al colegio, no podemos seguir así. Nos encantaría que pasara otra cosa. Necesitamos que la gente en el poder haga algo” pic.twitter.com/Urj2tRkGZx
— EL PAÍS (@el_pais) December 6, 2019
Leggi anche: Dopo un viaggio rocambolesco, Greta Thunberg sbarca a Lisbona per la Cop 25 e per salvare il clima
La giovane attivista svedese ha infatti risposto alle domande dei giornalisti di tutto il mondo pochi minuti prima di un corteo che attraverserà Madrid, mentre è in pieno svolgimento la Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite, Cop 25. “Spero davvero che questo evento porti qualcosa di concreto e contribuisca ad aumentare la consapevolezza nella popolazione. Il nostro movimento ha contribuito a farlo e questo è un grande risultato”, ha spiegato Greta Thunberg.
Hay 420 periodistas acreditados para la rueda de prensa de Greta Thunberg en Madrid, según la fundación Montemadrid. Así está la entrada de La Casa Encendida ahora mismo https://t.co/wBPR9Zg5ef pic.twitter.com/gbyAFkK5tK — EL PAÍS (@el_pais) December 6, 2019
La crisi climatica è ancora ignorata da chi è al potere
“Tuttavia – ha aggiunto – se da questo punto di vista possiamo dire di aver fatto molto, da un altro i dati ci dicono che non abbiamo fatto nulla. Le emissioni di gas ad effetto serra continuano infatti ad aumentare. Il che indica che la crisi climatica è di fatto ancora ignorata da chi detiene il potere”.
Leggi anche: 5 cose da capire per seguire la Cop 25 di Madrid
Directo https://t.co/m5VdXwYCCv Greta Thunberg: “No deberían escucharme a mí antes que al resto. Soy una pequeña parte de todo un movimiento. Es muy importante que se hagan preguntas al resto” pic.twitter.com/JBPSKdXpTt
— EL PAÍS (@el_pais) December 6, 2019
Per questo l’impegno del movimento deve essere moltiplicato: “Sembra che molte persone vogliano che tutto rimanga uguale. Hanno paura del cambiamento e per questo cercano di zittirci. Ma questa è solo la prova che siamo sulla strada giusta”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Con le promesse attuali dei governi sul clima, il riscaldamento globale toccherà i 2,6 gradi nella migliore delle ipotesi; 3,1 gradi nella peggiore.
Il leader dell’Azerbaigian, che a novembre ospita la Cop29, è stato accolto in Italia come un partner strategico. Cruciali le intese sul gas. Ma non sono mancate le critiche degli attivisti per la linea dittatoriale che continua a perseguire.
Azerbaigian, il partito al governo vince le parlamentari ma nel Paese della Cop29 non c’è democrazia
Il partito del presidente Ilham Aliyev conferma la maggioranza dei seggi, ma gli osservatori internazionali parlano di voto non democratico. Nuova ondata di repressioni nel petrol-Stato che a novembre ospiterà la Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici
L’ultimo caso riguarda un attivista del movimento per la democrazia. Sarebbe stato detenuto per due giorni e torturato. Aveva aiutato un giornalista a lasciare il paese di nascosto.
Riuniti a Bonn per cercare di preparare il terreno per la Cop29 sul clima di Baku, i rappresentanti di quasi 200 nazioni sono apparsi bloccati.
Dopo le critiche, il presidente Aliyev espande il comitato organizzativo di Cop29 a 42 elementi, includendo 12 donne. Le donne sono storicamente sottorappresentate nei principali vertici sul clima.
L’attuale ministro dell’Ambiente e delle Risorse naturali dell’Azerbaigian ed ex alto dirigente della compagnia petrolifera nazionale sarà il presidente della Cop29, in programma a Baku il prossimo novembre.
La Cop28 è finita, ma bisogna essere consapevoli del fatto che il vero test risiede altrove. Dalla disinformazione al ruolo delle città, ciò che conta avviene lontano dai riflettori.