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I ghiacci della Groenlandia non hanno più misteri. Grazie a un sistema radar è oggi possibile visualizzare una mappa 3D dei ghiacci dello Stato artico: una calotta della profondità di 3000 metri e “vecchia” 130.000 anni. Foto: ©Getty Images Finora, i dati disponibili sugli strati di ghiaccio provengono solamente dai carotaggi. Grazie alla ricerca coordinata
I ghiacci della Groenlandia non hanno più misteri. Grazie a un sistema radar è oggi possibile visualizzare una mappa 3D dei ghiacci dello Stato artico: una calotta della profondità di 3000 metri e “vecchia” 130.000 anni.
Finora, i dati disponibili sugli strati di ghiaccio provengono solamente dai carotaggi. Grazie alla ricerca coordinata da Joe MacGregor dell’Università del Texas, ad Austin, e pubblicata sul Journal of Geophysical Research Earth Surface, è oggi possibile avere una mappa dei diversi strati.
Lo scienziato ha lavorato con i dati raccolti da speciali radar della Nasa del progetto IceBridge. Questa mappa 3D renderà più facile capire come porre un freno al cedimento dei ghiacciai artici: già da alcuni anni sono evidenti i segni di cedimento della calotta, come evidenziato da uno dei laghi ora visibili sotto il ghiaccio e che ha “disperso” oltre 25 miliardi di litri d’acqua nell’oceano.
Secondo i calcoli, se la calotta della Groenlandia si dovesse sciogliere per intero, vi sarebbe un innalzamento degli oceani di circa 7 metri.
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