Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
La guerra in Siria nei disegni di una bambina di otto anni
I carri armati, i morti, la fuga, il salvataggio in mare. La guerra in Siria nei pennarelli di Shaharzad, bambina profuga bloccata nel campo di Idomeni.
I segni dei pennarelli sulle dita, il blocco notes stropicciato, le orecchie agli angoli dei fogli, i tratti intensi. Quelli di qualsiasi bambino che si sia divertito a disegnare. Ma Shaharzad, otto anni, migrante siriana sbarcata in Grecia, ha scavato in ricordi che non dovrebbero appartenerle.
Shaharzad nel campo profughi di Idomeni
Le linee che scorrono sulla carta seguono i fili della memoria e si intrecciano con la cronaca di una guerra terribile, che dura da più di cinque anni e ha costretto dodici milioni di persone a lasciare le loro case. Di questi, quattro milioni hanno abbandonato il paese, rifugiandosi nei paesi vicini. Altri hanno tentato di raggiungere l’Europa.
Shaharzad ha avuto fortuna: è sopravvissuta alla traversata. Il 18 marzo scorso era a Idomeni, nel campo profughi al confine tra la Grecia e la Macedonia. Bloccata, assieme ad altre migliaia di persone. Il governo di Skopje ha infatti deciso di bloccare la frontiera, interrompendo la rotta balcanica dei migranti in fuga dalle bombe.
La guerra in Siria, ma anche la speranza
Le condizioni nel campo, come riferito in numerose occasioni dalle organizzazioni umanitarie, sono disperate. Si vive riparati unicamente da fragili tende, nel fango, sotto la pioggia. Nei disegni che mostra Shaharzad – il volto serio, coperto da un foulard viola e nero – la vivacità dei colori stride con la tragicità dei soggetti.
I carri armati dello Stato Islamico e i corpi insanguinati distesi a terra. Le bandiere della Siria, quelle della Croce Rossa e della Grecia. Le scritte in arabo, il gommone alla deriva, il salvataggio in mare, le file di donne e uomini in marcia. In questo album c’è l’intero dramma della guerra.
Ma c’è anche la speranza. Una ragazza bionda, di spalle, osserva una colomba che vola nel cielo. Sul cui corpo, la bambina siriana ha disegnato il blu e le stelle gialle disposte in cerchio dell’Unione europa.
Immagine di apertura: Matt Cardy/Getty Images
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