La guerra in Ucraina è in una fase di stallo, con gli eserciti concentrati più sulla difesa che sull’attacco.
Secondo Kiev sono 300mila i soldati russi morti, fonti indipendenti in estate parlavano però di 50mila.
L’esercito ucraino avrebbe invece riportato 70mila vittime finora. 10mila i morti tra i civili.
Lo stato maggiore delle Forze armate dell’Ucraina ha fornito un nuovo bilancio delle vittime russe dall’inizio del conflitto. In circa 600 giorni i morti tra le file di Mosca sarebbero 299.940, di cui 660 solo nelle ultime 24 ore. La Russia ha sempre negato i numeri forniti da Kiev a proposito delle sue perdite e in questa fase non è possibile effettuare analisi indipendenti soddisfacenti per capire dove stia la verità. Secondo l’Onu, i civili ucraini morti dall’inizio del conflitto sarebbero invece circa 10mila.
Guerra in Ucraina in stallo
Sono passati oltre 600 giorni da quando, il 27 febbraio 2022, la Russia ha attaccato l’Ucraina. E dopo più di un anno e mezzo, la guerra è in una fase congelata, con i due combattenti che hanno ridotto le offensive ad ampio raggio per focalizzarsi sulla difesa. Un elemento confermato perfino dell’alleato russo Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia: “la situazione è ora di grave stallo, si deve negoziare”.
It is very symbolic that the Peace Formula meeting in Malta takes place on October 28th, the 79th anniversary of the expulsion of Nazi occupiers from the territory of Ukraine.
During WWII, the Ukrainian people fought alongside many other nations to defeat evil. Unity provided… pic.twitter.com/yjXoiKuYpA
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) October 28, 2023
Nelle scorse ore la Russia ha detto di aver abbattuto 36 droni ucraini, intercettati in prossimità del Mar Nero e della Crimea. L’Ucraina ha invece annunciato l’abbattimento di cinque droni russi di fabbricazione iraniana. Questo mentre a Malta si è aperto un meeting internazionale con la partecipazione di 65 paesi – Russia esclusa – per elaborare un piano di pace.
Il bilancio delle vittime
Nonostante la guerra in Ucraina sia in un fase congelata, i bombardamenti e le controffensive non si sono mai fermate. E il bilancio delle vittime, da una parte e dall’altra, continua ad aggravarsi.
Il 30 ottobre lo stato maggiore delle Forze armate dell’Ucraina ha fornito nuove cifre sui caduti dell’esercito russo dall’inizio del conflitto. Sarebbero 299.940, un numero che se confermato rappresenterebbe una delle peggiori stragi di guerra di sempre. Mosca non ha praticamente mai fornito un suo bilancio delle vittime, a settembre 2022 aveva parlato di oltre 5mila soldati morti e non ha mai più aggiornato quel numero. Come hanno sottolineato alcuni analisti indipendenti, è probabile che sia la Russia che l’Ucraina stiano usando i numeri come arma di propaganda e che la verità si trovi nel mezzo. Uno studio pubblicato quest’estate con la collaborazione di Dmitry Kobak, esperto di statistica dell’Università di Tübingen, ha parlato di circa 50mila soldati russi caduti in Ucraina.
Anche per quanto riguarda l’esercito ucraino ci sono gli stessi problemi. Kiev mantiene il segreto sui propri caduti e tra le fonti più affidabili c’è l’intelligence statunitense, che ha parlato di 70mila caduti. Un numero che si è impennato notevolmente nel corso del 2023, dal momento che in primavera la stessa fonte fissava la cifra a 17.500. Per quanto riguarda i civili ucraini morti in questi 600 giorni, si parla invece di circa 10mila persone.
Nei giorni in cui Zelensky incontrava Joe Biden e i più alti esponenti politici americani, portando a casa altri 8 miliardi di dollari di aiuti, il leader russo ha annunciato di abbassare la soglia per l’uso delle armi nucleari.
Le truppe ucraine controllano decine di centri abitati nella regione russa di Kursk. Un’incursione inaspettata, che apre un nuovo capitolo nella guerra.
Con la deviazione dei flussi commerciali russi dall’Europa verso la Cina, Mosca ha la necessità di potenziare le linee ferroviarie vicino al lago Bajkal. Così, dà il via libera alla deforestazione. Sul grande lago incombe anche la minaccia del turismo di massa.
L’agenzia russa Rosatom e l’Aiea hanno fatto sapere che tre impatti hanno colpito la centrale nucleare di Zaporizhzhia nella giornata di domenica 7 aprile.
Nel suo discorso all’Assemblea federale, il presidente russo ha detto di voler vedere il personale militare che combatte in Ucraina in posizioni di comando. E non sono mancate le minacce all’Occidente.