Gran parte dei media e della politica hanno parlato di “pogrom” e “caccia all’ebreo” riguardo alle violenze di Amsterdam. Le cose stanno diversamente.
Guerre in Cina, Siria e shock petroliferi tra i 10 maggiori rischi per il mondo. E c’è Donald Trump
Assieme a guerre nei mari della Cina, shock petroliferi, interventi in Siria e implosioni dell’euro, gli specialisti dell’Economist Intelligence Unit che calcolano i rischi per la rivista economica inglese The Economist hanno annunciato che Donald Trump sarebbe nella lista dei “primi 10 rischi globali”, se verrà eletto presidente degli Stati Uniti. Addirittura, i rischi
Assieme a guerre nei mari della Cina, shock petroliferi, interventi in Siria e implosioni dell’euro, gli specialisti dell’Economist Intelligence Unit che calcolano i rischi per la rivista economica inglese The Economist hanno annunciato che Donald Trump sarebbe nella lista dei “primi 10 rischi globali”, se verrà eletto presidente degli Stati Uniti.
Addirittura, i rischi legati alla sua elezione sarebbero comparabili a quelli di catastrofi come la minaccia jihadista, il brusco atterraggio dell’economia cinese, gli interventi della Russia in Siria e Ucraina come prodromi di una nuova Guerra Fredda.
Donald Trump è uno dei 10 principali rischi economici a livello mondiale
Anche se lo stesso istituto non ritiene probabile, a oggi, che Donald Trump possa sconfiggere Hillary Clinton alle elezioni presidenziali di novembre negli Stati Uniti, quest’eventualità viene classificata come uno dei principali rischi economici a livello mondiale.
La classifica si basa su una scala da uno a 25. L’elezione di Trump raggiunge il livello 12, lo stesso di un rischio relativo “all’aumento della minaccia del terrorismo jihadista nella destabilizzazione dell’economia mondiale”. Secondo la società di ricerca la vittoria di Trump potrebbe mandare in stallo l’economia mondiale e aumentare i rischi per la sicurezza negli Stati Uniti.
La classifica dei 10 maggiori rischi globali secondo l’Economist Intelligence Unit
1 equivale al rischio più basso, 25 al rischio più alto.
- L’economia cinese subisce un atterraggio brusco (hard landing, rischio 20)
- Gli interventi russi in Ucraina e Siria preludono a una nuova Guerra Fredda (rischio 16)
- La volatilità dei cambi provoca una crisi del debito aziendale nei Paesi emergenti (rischio 16)
- Sotto il peso di pressioni interni ed esterne, la Ue si spacca (rischio 15)
- “Grexit” si materializza e prelude a un’implosione dell’area euro (rischio 15)
- Donald Trump vince le elezioni presidenziali americane (rischio 12)
- La minaccia crescente del terrorismo jihadista destabilizza l’economia mondiale (rischio 12)
- La Gran Bretagna vota a favore dell’uscita dalla Ue nel referendum di giugno (rischio 8)
- L’espansionismo cinese provoca un conflitto nel Mar cinese meridionale (rischio 8)
- Un collasso degli investimenti nel settore petrolifero provoca uno shock nel prezzo del greggio (rischio 4)
L’elezione di Donald Trump potrebbe portare gli Stati Uniti ad avviare guerre commerciali, a una crisi col Messico a cui il candidato repubblicano vorrebbe far pagare i costi del muro eretto a difesa dei confini, ed essere vista come una manna dai reclutatori di estremisti in Medio Oriente “aiutati dalla sua retorica anti-Islam”. Si rischierebbero cortocircuiti politici: “L’innata ostilità nei confronti di Trump da parte dei vertici repubblicani, combinata con l’inevitabile opposizione democratica ci porterebbero a vedere molte delle sue politiche più estremiste bloccate al Congresso – si legge nel rapporto – e queste tensioni interne minerebbero la tenuta della politica interna ed estera”.
“È la prima volta che un politico singolo arriva in testa a questa classifica”- ammette Robert Powell, manager dei global risk all’Economist Intelligence Unit – è molto insolito, non credo che l’abbiamo mai fatto, inserire un singolo politico al centro di una lista di rischi globali”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dichiarazioni tiepide sono arrivate da Mosca dopo la vittoria di Trump. Rimane incerto il futuro dell’invasione dell’Ucraina.
Donald Trump inizierà il nuovo mandato a gennaio, ma intanto capiamo come si posizionerà sui dossier Ucraina, Medio Oriente, Cina e Ue.
Non c’è stato niente da fare per Kamala Harris. Con una vittoria netta, il repubblicano Donald Trump tornerà presidente degli Stati Uniti.
I repubblicani guadagnano consensi ovunque, anche negli stati in bilico. La vittoria di Donald Trump è netta.
Grazie alla tecnologia lidar sono state scoperte migliaia di strutture maya in Messico. Ci sono ancora molte rovine sepolte nella giungla.
Per molte minoranze il dritto a scegliere tra Harris e Trump alle elezioni presidenziali Usa resta un percorso a ostacoli.
Il partito Sogno georgiano confermato con il 53,9 per cento dei voti. Ma piovono accuse di brogli e interferenze. L’Ue chiede di indagare. Intanto la presidente del Paese invita alla protesta. I vincitori: “Questo è un colpo di Stato”.
Due leggi approvate da Israele a larga maggioranza renderanno di fatto impossibile per l’Unrwa operare a Gaza e in Cisgiordania. La comunità internazionale insorge.