
Cresciuto in lunghezza (ma in 2 ci si può anche dormire), semplice, efficiente e leggero. Con Bigster Dacia rilancia l’ibrido accessibile. La nostra prova.
Mai sentito parlare di guida autonoma? Vi siete mai chiesti come sarà davvero una mobilità più sostenibile, quella che cercherà di ridurre l’impatto ambientale dei nostri spostamenti? Ma anche quella che li renderà più rilassanti e sicuri, annullando o quasi la mortalità causata dagli incidenti stradali? Auto intelligenti, capaci di compensare l’errore umano, che è
Mai sentito parlare di guida autonoma? Vi siete mai chiesti come sarà davvero una mobilità più sostenibile, quella che cercherà di ridurre l’impatto ambientale dei nostri spostamenti? Ma anche quella che li renderà più rilassanti e sicuri, annullando o quasi la mortalità causata dagli incidenti stradali? Auto intelligenti, capaci di compensare l’errore umano, che è causa di oltre il 90 per cento di tutti gli incidenti automobilistici. Ma anche auto che – pur guidando da sole – sapranno accelerare e frenare imitando lo stile di guida del proprietario.
Quando accadrà tutto questo? Nissan, col suo progetto Piloted Drive 1.0 ha già fissato delle date: entro la fine del 2016 in Giappone sarà possibile viaggiare in modalità autonoma nel traffico intenso; entro il 2018 le auto sapranno cambiare corsia da sole in autostrada e nel 2020 affronteranno gli incroci più caotici senza la necessità di alcun intervento umano. Oggi ci sono già prototipi impegnati in test in condizioni di traffico reale, sia su percorsi autostradali sia urbani. Prototipi basati sulla Nissan Leaf, l’elettrica più venduta al mondo, ed equipaggiati con tecnologie innovative come radar a onde millimetriche, scanner laser e schiere di telecamere capaci di monitorare lo spazio circostante in ogni direzione, come e meglio dell’occhio umano.
Una cosa è certa: il nostro rapporto con l’automobile cambierà molto. E per farvi un’idea di quanto cambierà, date un’occhiata al video qui sotto.
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