Ariel Henry ha accettato le richieste di dimettersi mentre le bande criminali hanno in mano il Paese, completamente nel caos da settimane.
Haiti, Port-au-Prince in mano alle gang. Violenze e linciaggi nelle strade
Un rapporto delle Nazioni Unite lancia l’allarme sulla situazione ad Haiti, definita simile a quella di una nazione in guerra.
La situazione ad Haiti è ormai quasi incontrollabile. Nella giornata di martedì 25 aprile il quartiere Canapé Vert della capitale Port-au-Prince è stato scosso da un evento semplicemente terribile. Un gruppo composto da tredici uomini, sospettati di essere membri di una delle gang che da mesi si affrontano per cercare di ottenere il controllo del territorio, è stato dapprima fermato dalla polizia. Quindi, mentre gli agenti erano intenti a perquisire le loro auto, i presunti malavitosi sono stati circondati dalla popolazione locale, che li ha linciati in pieno giorno.
Guterres: “Situazione ad Haiti paragonabile a quella di un paese in guerra”
Si tratta solo dell’ultimo episodio di quella che il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha definito una situazione “paragonabile a quella di un paese in guerra”. Lo stesso diplomatico portoghese ha rilanciato l’appello indirizzato al Consiglio di sicurezza affinché predisponga il dispiegamento ad Haiti di una forza armata di sicurezza, incaricata di ripristinare l’ordine, soprattutto a Port-au-Prince.
La rabbia degli abitanti della capitale è dipesa dal fatto che, durante la notte precedente, criminali appartenenti alle bande hanno attaccato i residenti del quartiere, saccheggiando le loro abitazioni. Episodi che hanno convinto alcuni a reagire alla violenza con altrettanta violenza.
In netto aumento omicidi e rapimenti nei primi mesi del 2023
Proprio il giorno precedente, lunedì 24 aprile, le Nazioni Unite avevano pubblicato un rapporto sulla situazione di Haiti, indicando che la popolazione “è in preda ad una delle peggiori crisi umanitarie degli ultimi decenni”. Ciò a causa “del numero elevato di morti e dell’estensione crescente delle aree controllate dalle bande criminali nella capitale”.
Basti pensare che, nel primo trimestre dell’anno, il numero di omicidi è cresciuto a livello nazionale del 21 per cento rispetto agli ultimi tre mesi del 2022: 815 contro 673. Allo stesso modo, ad aumentare nettamente è stato il totale dei rapimenti, passati da 391 a 637 (+63 per cento). Un’autentica guerra tra gang rivali “che – proseguono le Nazioni Unite – sta coinvolgendo ormai anche i quartieri di Port-au-Prince che finora erano stati risparmiati”.
Gli ultimi giorni, similmente, sono stati caratterizzati da un moltiplicarsi degli episodi di violenza: soltanto tra il 14 e il 19 aprile i morti sono stati 70. Tra i quali figurano anche 18 donne e almeno due minorenni. Una situazione insostenibile per gran parte della popolazione: per questo sono centinaia le famiglie che stanno abbandonando la città.
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