Ballal, uno degli autori del docufilm premio Oscar sugli abusi dei coloni in Cisgiordania, ieri era stato aggredito vicino a Hebron e poi arrestato.
Hamdan Ballal, uno dei registi del docufilm vincitore del premio Oscar No other land, è stato rilasciato dalle autorità israeliane, che lo avevano arrestato ieri sera in Cisgiordania. Il suo legale i a raccontato di essere stato ”ammanettato, bendato e picchiato tutta la notte in una base militare”. Ballal, di nazionalità palestinese, ieri era stato arrestato insieme ad altri due connazionali in un villaggio a sud di Hebron, in Cisgiordania, proprio la terra dove è ambientato il documentario da lui firmato e che racconta i soprusi perpetrati dai coloni israeliani ai danni degli abitanti palestinesi della West Bank.
Secondo i testimoni presenti, Ballal è stato riconosciuto e stato attaccato da decine di coloni israeliani, fatto oggetto di lancio di pietre che lo hanno ferito alla testa, senza che i soldati israeliani presenti durante l’aggressione intervenissero. La versione dell’esercito israeliano è che i palestinesi, tra cui Ballal, hanno risposto all’attacco lanciando a loro volta pietre. Ballal è stato quindi arrestato e portato via nonostante avesse già chiamato un’ambulanza per essere soccorso.
No other land, girato dal 2019 al 2023 , racconta la distruzione e gli spostamenti forzati da parte dei coloni israeliani nel sud della Cisgiordania, in particolare nel villaggio di Masafer Yatta. È stato realizzato da un collettivo indipendente israelo-palestinese, e oltre all’Oscar ha vinto anche al festival del cinema di Berlino. I due protagonisti sono anche due dei quattro registi: Basel Adra, palestinese, e Yuval Abraham, israeliano, mentre oltre Hamdan Ballal ha firmato la regia anche l’iraniana Rachel Szor. La vittoria agli Oscar di No other land aveva ovviamente suscitato forti proteste per il modo in Israele per il modo in cui vengono raccontati i coloni.
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