Con una sentenza storica, la Cassazione conferma la condanna per il comandante italiano che ha consegnato 101 migranti alla Libia.
La palestinese Hanan al Hroub è la maestra migliore del mondo. Insegna la nonviolenza
La migliore maestra del mondo insegna la non violenza ai bambini della Cisgiordania. Hanan al Hroub, 43enne palestinese, ha vinto il premio per il miglior professore 2016, una sorta di ‘Nobel dell’insegnamento’ assegnato dalla Fondazione Varkey durante il forum globale sull’educazione appena conclusosi a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Hanan al Hroub: la sua storia
La migliore maestra del mondo insegna la non violenza ai bambini della Cisgiordania. Hanan al Hroub, 43enne palestinese, ha vinto il premio per il miglior professore 2016, una sorta di ‘Nobel dell’insegnamento’ assegnato dalla Fondazione Varkey durante il forum globale sull’educazione appena conclusosi a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
Hanan al Hroub: la sua storia
Al Hroub non aveva studiato per diventare insegnante, ma le cose non sono andate come previsto. Dopo aver assistito ad una sparatoria ad un check point vicino casa, nel campo profughi di Deisha, alle porte di Betlemme, i suoi figli non riuscivano più a concentrarsi e a studiare. Così lei ha deciso di trasformarsi nella loro maestra. Ha ideato un metodo basato sul gioco, la fiducia reciproca e la nonviolenza: un sistema talmente efficace da essere adottato in diverse scuole della Cisgiordania per aiutare i giovani a superare le situazioni traumatiche, educandoli alla pace.
Il Global teacher prize
Ad annunciare il suo nome, in un videomessaggio trasmesso in diretta durante la serata conclusiva del forum, è stato papa Francesco in persona che, congratulandosi con lei, ha auspicato che “i governi si rendano conto della grandezza” del compito che hanno i docenti.
“Vorremmo che i nostri figli, i nostri studenti, vivessero liberi e in pace”, ha detto al Hroub, che oggi insegna alla Samiha Khaleel girl’s school di Ramallah, durante la cerimonia di premiazione. L’insegnante ha dedicato la vittoria “a tutti gli insegnanti palestinesi che lavorano duramente per cancellare la violenza dalla mente dei bambini che vivono sotto occupazione, sostituendola con la bellezza e la gioia di vivere”.
Read more about the winner of the 2016 Global @TeacherPrize @hanan_hroub https://t.co/j2FqmVtvVS #TeachersMatter pic.twitter.com/2D4BOrEzfd
— Varkey Foundation (@VarkeyFdn) March 13, 2016
Anche l’Italia premierà i suoi insegnanti migliori
Al Global teacher prize, giunto alla sua seconda edizione, hanno partecipato ottomila docenti di tutto il mondo. Il premio prevede per il vincitore 900mila euro (un milione di dollari) in dieci rate annuali. A condizione che chi se lo aggiudichi continui a fare l’insegnante per almeno cinque anni. Nella rosa dei cinquanta candidati selezionati per il premio c’era anche una maestra elementare di Roma, Barbara Riccardi. Sulla scia della sua candidatura il ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, ha annunciato che dal prossimo anno anche l’Italia assegnerà un riconoscimento per i migliori insegnanti del paese, frutto di un memorandum di intenti siglato con la Varkey foundation. Le candidature apriranno in primavera.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Numerose ong hanno sottolineato la situazione drammatica della popolazione palestinese a Gaza, chiedendo a Israele di rispettare il diritto umanitario.
Vida Diba, mente di Radical voice, ci parla della genesi della mostra che, grazie all’arte, racconta cosa significhi davvero la libertà. Ed esserne prive.
L’agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa) e il gruppo Prada hanno lanciato un programma di formazione per le donne africane.
Amnesty International ha pubblicato un manifesto elettorale in 10 punti rivolto ai partiti italiani: “I diritti umani non sono mai controversi”.
Si tratta di Zahra Seddiqi Hamedani ed Elham Choubdar colpevoli, secondo un tribunale, di aver promosso la “diffusione della corruzione sulla terra”.
Dal 2 al 4 settembre Emergency ricorderà che la pace è una scelta realmente perseguibile a partire dalla conoscenza e dalla pratica dei diritti umani.
Il Comune di Milano lo faceva già ma smise, attendendo una legge nazionale che ancora non c’è. Non si può più rimandare: si riparte per garantire diritti.
Le persone transgender hanno ora il diritto alla piena autodeterminazione a Milano grazie al primo registro di genere in Italia.