Hilarry Sedu è il primo avvocato nero eletto in un consiglio forense, a Napoli

Si chiama Hilarry Sedu, ha 32 anni, ha origini nigeriane ed è stato appena eletto all’Ordine degli avvocati di Napoli: “Un segnale importante in un momento in cui in Italia si alimenta odio sociale”.

Quando è stato eletto consigliere dell’Ordine degli avvocati di Napoli il 2 febbraio, Hilarry Sedu era ovviamente felice, ma non immaginava neanche di essere in qualche modo appena entrato nella storia. Poi, come ha scritto lui stesso su Facebook “qualche collega – per celebrare la mia vittoria – mi ha fatto notare di essere il primo avvocato di colore eletto in un ordine professionale”.

Chi è Hilarry Sedu

Sedu, avvocato penalista di 32 anni di origini nigeriane, è stato l’undicesimo candidato più votato tra quelli in lizza le per elezioni forensi della provincia napoletana con 1.205 voti, e dopo aver scoperto il primato appena raggiunto, si è lasciato andare a una riflessione interessante sulla lotta alle discriminazioni razziali: “Questa cosa ovviamente mi inorgoglisce ed obbligatoriamente mi conduce ad una riflessione”. Sedu ha ricordato che nell’America segregazionista, quando alle persone di colore la legge non consentiva di andare a scuola con i concittadini di pelle bianca, i neri si autofinanziarono fondando le università per gente afroamericana. Lift as you climb: era lo slogan delle black universities frequentata anche da Martin Luther King, precisamente il Morehouse college.

Un caso unico in una città che non discrimina, Napoli

Lift as you climb (tradotto letteralmente portare su mentre si sale), significa portare in alto con sé gli altri membri della propria nel momento in cui si raggiunge un risultato di successo, fa notare Hilarry Sadu: “Ebbene amici miei, con l’elezione di un avvocato di colore, figlio di immigrati africani questa magnifica città, ancora una volta, ci ha insegnato che l’integrazione sociale passa attraverso la cultura ed il rispetto delle diversità come elemento costitutivo di qualsiasi democrazia”. L’insegnamento di questa elezione dunque, secondo l’avvocato Sedu, è che “la cultura non discrimina, si ‘contamina’ e si rigenera”. E che tutto questo non poteva che avvenire per la prima volta a Napoli perché Napule è mille culure” come cantava Pino Daniele.

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