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Honda Jazz Crosstar, l’ibrida versatile. La prova, il prezzo e tutti i dettagli
Tecnologia, spazio e la praticità di un mini suv. Abbiamo provato l’ultima Honda Jazz, da oggi solo ibrida
Da tempo impegnata nell’ambito dell’elettrificazione e più in genere della mobilità sostenibile, con piani di sviluppo ambiziosi che prevedono l’impiego delle fuell cell a idrogeno da energia rinnovabile e la totale elettrificazione dei suoi principali modelli in Europa entro il 2022, Honda torna sul tema lanciando un nuovo modello ibrido. Si tratta della quarta generazione della Jazz, che arriva sul mercato a pochi mesi dall’introduzione dell’elettrica Honda e, presentata in anteprima mondiale all’ultimo Salone di Francoforte e attualmente dai concessionari. Honda Jazz (e la sua quasi gemella Jazz Crosstar) dice addio alle motorizzazioni tradizionali e in questa nuova edizione è disponibile solo in versione ibrida, il primo di sei modelli elettrificati annunciati entro il 2022 dal costruttore asiatico.
Semplice e funzionale, Jazz è compatta fuori e spaziosa dentro
Compatta, con le misure di una city car (è lunga 4 metri), nuova Jazz sfrutta bene lo spazio, minimizzando l’ingombro esterno e massimizzando l’abitabilità interna, che appare da subito superiore alla norma. Merito del frontale corto, del passo lungo (lo spazio fra le ruote davanti e quelle dietro), della sistemazione di molti componenti sotto il “pavimento” o i sedili, la seduta dei sedili alta più evidente sulla versione Crosstar e l’abitacolo luminoso; la sensazione è quella di stare su una piccola suv con lo spazio di una monovolume compatta. Il tutto sommato a un sistema ibrido molto efficiente che prevede due motori elettrici e un motore a benzina da 1,5 litri, più una batteria agli ioni di litio. “Volevo creare un’auto che fosse una compagna piacevole, massimizzandone la funzionalità. L’ho fatto riducendo al minimo le funzioni inutili e semplificando le linee esterne” ha sintetizzato Baek Jongkuk, il progettista di Honda Jazz.
L’inedita variante Jazz Crosstar, un po’ suv, un po’ monovolume
La nuova Honda Jazz per la prima volta prevede anche una variante, la Crosstar. Più alta da terra, con pratici interni impermeabili, le barre portatutto sul tetto, questa versione si ispira ai suv, ossia alle auto adatte anche al tempo libero e agli sport. Senza però i “contro”, ossia dimensioni eccessive, peso e, spesso, consumi ed emissioni elevati. Anzi, quella che Honda chiama “e:Technology” è una delle soluzioni ibride più efficienti. Intanto perché permette di sfruttare bene i vantaggi della trazione elettrica, soprattutto quando si viaggia in città, da sempre l’habitat ideale della Honda Jazz. Mettere insieme prestazioni elevate con efficienza, comfort e maneggevolezza, questo l’obiettivo dei progettisti; e su almeno i tre degli ultimi punti siamo d’accordo senza riserve.
Il sistema ibrido privilegia i contesti urbani
Vediamo prima i dati dichiarati dal costruttore. Honda Jazz Crosstar dispone di una potenza di 109 cavalli, una velocità massima di 175 Km/h, emissioni di 110 g/km (entro i limiti previsti dall’Ecobonus governativo) e consumi dichiarati di 4,8 litri per 100 chilometri, non lontani dai 5,5 che abbiamo riscontrato nell’uso reale, circa 18 chilometri con un litro di benzina. Tre le modalità di funzionamento del sistema ibrido Honda: la batteria può alimentare direttamente il motore elettrico; il motore a benzina alimenta il generatore che a sua volta fornisce energia al motore elettrico; il sistema sfrutta maggiormente il motore a benzina. E’ l’auto che sceglie l’opzione più adatta, privilegiando l’elettrico in città, dove è possibile viaggiare per brevi tratti in solo elettrico. In ogni caso il sistema ibrido si adatta allo stile di guida e al tipo di strada. Il cambio e-cvt non ha marce, dunque la serenità di guida è assicurata, specie in colonna, dove si può sfruttare anche il cruise control per mantenere velocità e distanza di sicurezza dal veicolo davanti. Ovviamente, come tutte le auto ibride, anche Honda Jazz recupera energia in discesa o quando si rallenta. Efficienza e comfort sono dunque due obiettivi centrati. Dove Jazz è meno piacevole è nei tratti in salita, sui falsipiani autostradali o nei sorpassi quando si richiede tutta la potenza, qui il motore a benzina diventa preponderante e tende a salire maggiormente di giri, con un incremento della rumorosità; il segreto sta nella pressione graduale sull’acceleratore
Spazio e senso di luminosità; gli interni trasformisti della Jazz
Spazio, tanto rispetto alle dimensioni esterne. E una flessibilità di carico che sorprende. Honda Jazz fa della versatilità una parola chiave. Il vano portabagagli sulle prime sembra un po’ ridotto. Poi, però, basta capire come sfruttare tutte le opzioni offerte dai sedili posteriori per ricredersi. Si abbattono, sollevano, ripiegano. Insomma, la parte posteriore di Honda Jazz è decisamente pensata per chi deve spesso caricare oggetti ingombranti, senza però ricorrere a un’auto ingombrante. Oltre a questo, anche lo spazio per i passeggeri è buono, volendo dietro ci si sta anche in tre, merito del pavimento piatto.
Comandi vocali e utili app per semplificare il viaggio
Minimal: linee semplici, pochi pulsanti, uno schermo centrale touch da 9 pollici. E molti vani per riporre piccoli oggetti. Non lusso, ma razionalità, ecco l’impressione dominante su Honda Jazz. Irrinunciabili i servizi connessi di infotainment, utilizzabili dal display e dai comandi vocali (opzione preferibile, specie se si sta guidando), utili quelli sul meteo e ricca la lista di punti di interesse (hotel, ristoranti, stazioni, parcheggi e molto altro). C’è anche la possibilità di scaricare le app e di sfruttare il proprio smartphone connettendolo anche senza cavo all’auto grazie ai sistemi Apple car play e Android auto.
Sicurezza: 10 gli airbag, di cui uno decisamente innovativo
Il tema della sicurezza, insieme a consumi ed emissioni, merita un’attenta valutazione in fase di acquisto di una nuova auto. Nel caso della nuova Honda Jazz, la dotazione è superiore alla media. Non solo per i 10 airbag offerti di serie, decisamente rassicuranti. Ma per un’attenzione in più, un airbag piazzato fra i sedili anteriori che, esplodendo in caso di collisione, evita che i due passeggeri anteriori possano scontrarsi fra loro. A questo si aggiunge una dotazione di Adas – la cui importanza vi abbiamo sottolineato più volte in passato, che qui comprende sistema di frenata a riduzione di impatto che rileva pedoni e ciclisti anche in assenza di illuminazione stradale, Cruise control adattativo che regola automaticamente la distanza dall’auto che precede (molto comodo che funzioni anche a basse velocità, come nelle code), il mantenimento di corsia, il riconoscimento della segnaletica stradale (che volendo autolimita la velocità per scongiurare salate multe); recenti ricerche evidenziano purtroppo come spesso si tenda ad escludere il funzionamento di questi sistemi, che invece dovremmo imparare ad apprezzare e a sfruttare al meglio. Honda Jazz Hybrid ha un listino che parte da 22.500 euro.
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