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La fine delle proteste a Hong Kong (forse)

L’Alta corte di Hong Kong, in Cina, ha ordinato il 10 dicembre lo sgombero dell’accampamento di Admiralty, uno dei centri principali dell’Umbrella movement e delle proteste cominciate a settembre per chiedere libere elezioni nel 2017 per scegliere il governatore della metropoli cinese. I manifestanti, appresa la notizia, non hanno opposto resistenza, anche se circa duecento

L’Alta corte di Hong Kong, in Cina, ha ordinato il 10 dicembre lo sgombero dell’accampamento di Admiralty, uno dei centri principali dell’Umbrella movement e delle proteste cominciate a settembre per chiedere libere elezioni nel 2017 per scegliere il governatore della metropoli cinese. I manifestanti, appresa la notizia, non hanno opposto resistenza, anche se circa duecento persone sono state arrestate. La maggioranza ha radunato le loro cose e si sono preparati per rompere le righe e abbandonare il distretto finanziario. Lo sgombero è durato circa sette ore senza che si siano verificati incidenti.

 

hk-addio-2© Brent Lewin/Getty Images

Così, dopo più di due mesi di occupazione, la circolazione è ripresa su Harcourt Road, la strada principale del quartiere. Gli agenti hanno arrestato 209 persone, tra cui rappresentanti politici, studenti, cittadini e i leader della protesta. Tra loro anche il segretario generale della Federazione degli studenti Alex Chow Yong-kang.

 

hk-addio-1© Brent Lewin/Getty Images

Gli studenti hanno promesso di continuare la loro protesta per la democrazia, lasciando messaggi chiari in giro per la città: “We will be back”. Torneremo.

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