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Hong Kong, in piazza per salvare la libertà di stampa
Una marcia per chiedere maggiore libertà di stampa si è tenuta domenica 23 febbraio a Hong Kong, in Cina. La manifestazione è stata organizzata da un gruppo di associazioni di giornalisti locali e ha portato in piazza circa seimila persone secondo gli organizzatori. Libertà per la popolazione, libertà per la regione amministra speciale di
Una marcia per chiedere maggiore libertà di stampa si è tenuta domenica 23 febbraio a Hong Kong, in Cina. La manifestazione è stata organizzata da un gruppo di associazioni di giornalisti locali e ha portato in piazza circa seimila persone secondo gli organizzatori.
Libertà per la popolazione, libertà per la regione amministra speciale di Hong Kong e nessuna censura sono state le tre richieste dei manifestanti che hanno marciato fino alla sede del governo locale. Uno dei timori principali di organizzazioni come il Commitee to protect journalists (Cpj) e Reporter senza frontiere deriva dal forte controllo che il governo cinese esercita sui contenuti diffusi tramite i mezzi d’informazione tradizionali, ma soprattutto attraverso il web. Controllo che starebbe gradualmente aumentando anche a Hong Kong attraverso pressioni sui parlamentari e gli amministratori della città.
Hong Kong è tornata sotto la sovranità cinese nel 1997 dopo essere stata britannica per 156 anni. Ma questa transizione è avvenuta con la garanzia che la potesse continuare a godere di maggiore autonomia rispetto alle altre megalopoli cinesi. In particolare l’accordo tra il Regno Unito e la Repubblica Popolare Cinese prevede che l’area di Hong Kong possa continuare a mantenere inalterato il suo sistema politico, economico e i diritti in tema di libertà dei cittadini fino al 2047, quando saranno trascorsi cinquant’anni dall’accordo.
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