Una stretta opera di sorveglianza anti-bracconaggio ha dato i suoi frutti: il parco nazionale di Kaziranga ha quasi azzerato le uccisioni di rinoceronti.
Hope, anche senza corno c’è speranza
La storia di una giovane femmina di rinoceronte, Hope, incredibilmente sopravvissuta all’attacco dei bracconieri che le hanno tagliato il corno.
I bracconieri l’hanno brutalmente mutilata, aprendole uno squarcio di 50 centimetri sul muso per asportarle il corno, poi l’hanno lasciata per terra agonizzante, condannata a morire dissanguata come la maggior parte dei rinoceronti in seguito alle imboscate dei cacciatori di frodo.
Ma i bracconieri non possono uccidere la speranza, infatti Hope (appunto, speranza) ce l’ha fatta, è rimasta attaccata alla vita con la cieca determinazione tipica degli animali. Hope è una giovane femmina di quattro anni di rinoceronte bianco (Ceratotherium simum), sopravvissuta al vigliacco attacco dei bracconieri avvenuto nella riserva Lombardini, nella provincia di Eastern Cape, in Sudafrica.
L’animale, trovato in fin di vita, è stato soccorso e salvato dai veterinari di Saving the Survivors, associazione che lavora per salvare i rinoceronti vittime del bracconaggio. Chissà quanta confusione può esserci nella testa del giovane animale, vistosi salvare dalla stessa specie che aveva cercato di ucciderla.
Hope è stata trovata vicino al cadavere della madre, anch’essa mutilata, al momento del ritrovamento la giovane femmina era in pessime condizioni, l’enorme ferita esposta all’aria era già infetta e infestata dai vermi.
Il rinoceronte è stato sottoposto a complicati interventi chirurgici, la ferita è stata pulita e i tessuti danneggiati sono stati rimossi, infine i medici guidati dal dottor Gerhard Steenkamp dell’Università di Pretoria hanno applicato una copertura di fibra di vetro sulle ferite sul muso.
“Crediamo che occorrerà circa un anno perché Hope si riprenda completamente ma ha una lunga vita davanti a sé – ha dichiarato ottimista il dottor Steenkamp. – Se riusciremo a salvarla e a rintrodurla in natura e lei avrà dei cuccioli, potrà contribuire alla salvezza della sua specie”.
I numeri del bracconaggio sono raccapriccianti, nel 2014 in Sudafrica, secondo i dati diffusi da Save The Rhinos, sono stati uccisi 1.215 rinoceronti, nuovo triste record.
Eppure non tutto è perduto, è necessario intensificare gli sforzi, ma forse non è troppo tardi per salvare questi antichi e giganteschi erbivori, in fondo, c’è ancora Speranza.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Accusato di aver ucciso 6 rinoceronti di Giava, furto e possesso d’armi condanna record per un bracconiere in Indonesia, 12 anni di carcere
Con circa duemila rinoceronti bianchi il Platinum rhino conservation project sarà messo all’asta perché il proprietario non riesce più a sostenere le spese.
In Namibia il bracconaggio non si ferma, nel 2021 sono stati uccisi 87 rinoceronti, il 93 per cento in più del 2020.
Un bracconiere è stato condannato a scontare trent’anni di prigione in Mozambico. È una condanna esemplare.
Si è conclusa con successo la più grande operazione di trasporto di rinoceronti bianchi. Trenta animali ora vivranno in Ruanda, al sicuro dal bracconaggio.
Tre milioni di euro in avorio, corni di rinoceronte e squame di pangolini sono stati sequestrati negli Stati Uniti e nella Rdc grazie all’analisi del dna degli elefanti.
Le autorità dello Zimbabwe hanno annunciato che nelle prossime settimane verranno reintrodotti i rinoceronti nel parco di Gonarezhou.
I cani operano nel parco di Kruger e sono fondamentali per proteggere la fauna dai bracconieri.