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Huawei pensa ad una ICT sostenibile
La multinazionale dell’IT rende noti i numeri del Rapporto di Sostenibilità 2013, svelando le proprie strategie su efficienza energetica e approvvigionamenti green.
Riduzione dei consumi di energia di 42 milioni di kWh, l’equivalente di 38 mila tonnellate di CO2, un ciclo globale di approvvigionamento sostenibile, uno sviluppo vantaggioso per tutti. Questi alcuni dei pilastri che emergono dal Rapporto di Sostenibilità 2013 del gruppo Huawei reso pubblico pochi giorni fa.
Con più di un terzo della popolazione mondiale che utilizza prodotti Huawei, la multinazionale oggi conta più di 7500 dipendenti in Europa e opera in 15 siti di ricerca, distribuiti in 8 Paesi europei (Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Svezia e Regno Unito) gestendo numerosi centri d’innovazione congiunti in collaborazione con i più importanti partner del settore ICT.
“Per Huawei, non è sufficiente raggiungere ottimi risultati commerciali. Crediamo fermamente di dover fornire un importante contributo sociale in tutti i 170 paesi del mondo in cui operiamo, e intendiamo impegnarci a ridurre le nostre emissioni di carbonio, sensibilizzando anche i nostri clienti e partner della logistica” ha commentato Alex Deng, Presidente del Corporate Sustainable Development Committee di Huawei. “Siamo orgogliosi di essere stati in grado di garantire le connessioni di rete nel corso dei circa 200 eventi critici e disastri naturali avvenuti quest’anno”.
Lo scorso anno l’azienda cinese è stata eletta tra le 100 aziende più “green” della Cina, ricevendo un importante riconoscimento dalla United Nations Global Compact Network China per la gestione sostenibile del Ciclo degli Approvvigionamenti. Riconoscimenti avuti grazie all’efficientamento energetico dei prodotti, aumentandone l’efficienza del 40 per cento rispetto al 2012.
Nel 2013, la multinazionale cinese ha destinato circa 5 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, gran parte dei quali volti al miglioramento delle prestazioni ambientali: uno su tutti il Life Cycle Assestment, ovvero un ciclo di vita circolare dove i prodotti siano sempre più riciclabili.
Sempre più connessi. “Abbiamo l’ambizione di costruire una società in cui la banda larga sia a disposizione di tutti e dove persone e dispositivi siano connessi tra di loro”, spiega Alex Deng. Interessanti i progetti in Nigeria, dove l’azienda offre servizi a banda larga accessibili sia nel prezzo che nelle prestazioni alla portata di molte più persone. “Sappiamo che l’accesso a Internet cambia la vita delle persone e favorisce la conoscenza, l’istruzione e le opportunità di fare carriera. Huawei continuerà a collaborare con clienti, partner e istituzioni per colmare il Digital Divide”, ha concluso Alex Deng.
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