In Texas si spengono le luci degli edifici più alti per aiutare milioni di uccelli a migrare, evitando collisioni.
Ogni anno, milioni di uccelli migratori attraversano il cielo notturno del nord America in un viaggio straordinario che può durare settimane, se non mesi. Questo viaggio, lungo migliaia di chilometri, può però ostacolato dall’inquinamento luminoso, che rischia di disorientare gli uccelli, causando deviazioni nelle rotte migratorie e aumentando il rischio di collisioni con edifici e grattacieli. Per contrastare questo fenomeno, la popolazione del Texas ha deciso di adottare una misura semplice ma efficace: spegnere le luci non necessarie durante le ore serali nei periodi di migrazione, da marzo a giugno e da agosto a novembre.
Gli uccelli migratori in Texas
Il Texas è una delle principali rotte migratorie per milioni di uccelli, tra cui il pettirosso, il colibrì, e il migratore del nord. Ogni anno, circa 2,5 milioni di uccelli attraversano la regione texana durante la loro migrazione: circa 1 uccello su 3 in primavera e 1 su 4 in autunno che migrano sopra gli Stati Uniti, passano dal Texas.
Secondo il Cornell lab of ornithology, il National Audubon Society ed altri istituti di ricerca che si occupano di biodiversità e conservazione degli uccelli migratori, l’inquinamento luminoso è una delle principali cause di morte tra gli uccelli migratori, con circa 1 miliardo di uccelli che muoiono ogni anno negli Stati Uniti a causa di collisioni con edifici illuminati, grattacieli e torri di trasmissione.
Gli uccelli migratori si orientano di notte utilizzando la posizione delle stelle e la luminosità naturale del cielo. Le luci artificiali li disorientano, facendoli deviare in modo pericoloso dal loro percorso naturale. Negli ultimi anni, diverse città texane hanno adottato politiche per ridurre l’inquinamento luminoso durante i periodi di migrazione e a campagne di sensibilizzazione, come Lights out, Texas!. Le luci non essenziali, come quelle degli uffici e delle facciate dei grattacieli, vengono spente o ridotte per evitare che confondano i volatili.
Spegnere le luci per aiutare gli uccelli a migrare
Un esempio significativo di questa iniziativa arriva da Houston, dove l’ente di gestione degli spazi pubblici ha collaborato con grattacieli locali per spegnere le luci tra la mezzanotte e le 6 del mattino durante le stagioni migratorie. Questo semplice gesto ha portato a una riduzione delle collisioni con gli edifici di circa il 25 per cento dal momento dell’introduzione della misura, come riportato in uno studio condotto dalla Cornell Lab of Ornithology. A Dallas, un’altra città del Texas, la stessa strategia ha portato a una diminuzione di circa il 30 per cento delle collisioni con gli edifici più alti.
Questa azione ha anche dimostrato di essere efficace nel proteggere specie vulnerabili. Il colibrì, ad esempio, che migra ogni anno dalle zone del nord America fino al Messico, è stato particolarmente colpito dall’inquinamento luminoso. Le luci artificiali disorientano spesso i piccoli volatili, che, attirandosi verso gli edifici illuminati, si schiantano contro le vetrate. Con l’adozione di politiche di spegnimento delle luci, si è visto un miglioramento significativo nelle rotte migratorie di queste specie delicate.
L’iniziativa ha avuto un impatto positivo anche a livello globale, poiché altre metropoli internazionali, come Toronto e New York, hanno cominciato a seguire l’esempio del Texas, creando un movimento per proteggere gli uccelli migratori attraverso azioni semplici ma decisive. Spegnere le luci non essenziali è, infatti, una soluzione pratica e poco costosa, che riduce non solo il rischio per gli uccelli, ma anche il consumo energetico e l’inquinamento luminoso.
Nel complesso, l’impegno dei texani nella protezione degli uccelli migratori attraverso la riduzione dell’inquinamento luminoso è un esempio di come anche azioni quotidiane possano avere un impatto positivo sulla biodiversità. Con il semplice spegnimento delle luci infatti, è possibile garantire che milioni di uccelli migratori possano migrare in sicurezza. In un’epoca in cui l’inquinamento e il cambiamento climatico minacciano sempre più la fauna selvatica, iniziative come questa sono un passo fondamentale verso un futuro più sostenibile.
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