Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
i20 48V è la nuova citycar ibrida Hyundai. Dinamica, efficiente e connessa
Promette più efficienza e 23 chilometri con un litro di verde. Compatta, con un motore a benzina supportato da un sistema mild hybrid, i20 48V è un’ibrida efficiente, connessa e divertente. Tutti i dettagli nella nostra video-prova.
Ibrido 48 Volt. Oppure mild hybrid. Il senso è lo stesso: come nel caso della Hyundai i20 48 V si tratta di auto ibride che grazie a questa tecnologia offrono alcuni vantaggi. Quali? Piacere di guida, un aspetto che difficilmente si prende in considerazione quando si pensa a una city car come questa o, in genere, a un’auto ibrida, che invece grazie a motori efficienti e sistemi capaci di recuperare energia in frenata, offrono un pizzico di brio in più nella guida. Il “segreto” sta nel generatore a 48 V (e in una batteria agli ioni di litio) che, oltre a garantire una spinta aggiuntiva permette di migliorare efficienza, consumi ed emissioni. Niente autonomia elettrica, per quella ci sono modelli ibridi e ibridi plug-in. Ma ci sono altri aspetti interessanti – presenti anche sulla nuova Hyundai i20 – come il sistema che spegne il motore in fase di decelerazione; l’effetto “coasting”, veleggiare, insieme agli apporti del sistema 48 V permette di tagliare i consumi fino al 4 per cento e le emissioni fino al 15. Vi raccontiamo tutto nella nostra video-prova.
Le caratteristiche di Hyundai i20 48V in sintesi:
- Modello: i20 1.0 TGDI 100 Hp Mt 48V Polar white
- Tipologia: mild hybrid
- Emissioni*: CO2 112-122 g/km
- Consumo di carburante*: 4.3 L/100 km
- Prezzo da: 19.150 euro
- Accesso a Ecobonus, incentivi statali e ragionali: Si (consultare qui la situazione fondi residui)
- Segmento: citycar
- Trazione: motore benzina 1.0 turbo, 3 cilindri, motore elettrico starter/generatore, batteria ioni-litio 48 Volt da 0,44 kWh, potenza: 100 CV
- Dimensioni (lxlxa): 4.040, 1.775, 1.450 mm
- *dati dichiarati dal costruttore
Mi spengo, ergo non inquino (o inquino meno)
In cosa consiste un sistema ibrido 48 V lo abbiamo spiegato. Hyundai ha deciso di integrare questa tecnologia a bordo dell’ultima versione della i20, uno dei modelli più popolari del marchio, un’auto compatta, a misura di città, ma con tecnologie di bordo e sistemi di sicurezza molto evoluti. Tutto però parte dal motore, solo 998 cc, un “mille” 3 cilindri turbo a benzina. 100 i cavalli di potenza, manuale il cambio (anche se per chi lo desidera c’è un più rilassante automatico). E se in un cambio manuale di solito non c’è granché di innovativo, in questo caso invece è proprio questo elemento a fornire uno degli elementi più innovativi della i20 48V. E’ infatti nel cambio a 6 marce che si nasconde il sistema che, scollegando il motore dalla trasmissione quando si rilascia l’acceleratore, permette di mettere il motore in folle, oppure di spegnerlo, permettendo (seppur per brevi tratti) di “veleggiare” appunto; la sensazione sulle prime è strana, la lancetta del contagiri va a zero e il motore si fa silenzioso, il tutto però senza che chi guida debba fare nulla. In pratica un’estensione evoluta del sistema start&stop che spegne il motore al semaforo in favore di quell’equazione che più a lungo non uso il motore meno inquino (e consumo). Il risultato? Consumi ridotti fino al 4 per cento, emissioni giù fino al 15 per cento.
Guida (quasi) da sola. Per proteggervi da errori e distrazioni
Chi conosceva già la Hyundai i20 lo avrà già intuito dal nostro video: il nuovo modello è volutamente più sportivo, sia da vedere, sia da guidare. L’effetto si ottiene, in questo caso, abbassando il tetto, allargando e allungando di poco la carrozzeria. Stando però in quei 4 metri che, insieme all’ottima visibilità (oltre a sensori e telecamera posteriore) garantiscono una guida ideale dentro e fuori la città. Ambiti in cui non si è mai soli al volante. Già, perché sulla i20 48 V i sistemi Adas danno un notevole supporto, senza mai sembrare invasivi. Insomma, non viene mai voglia di disinserirli per capirci. Di quali sistemi parliamo? Di quello che mantiene la carreggiata agendo attivamente sullo sterzo, per esempio; il sistema, che ha vari gradi di intervento (regolabili con un pulsante al volante), “legge” la segnaletica stradale e, di fatto, mantiene l’auto nella giusta posizione, sia che vi troviate in autostrada, sia su una strada a curve, situazioni in cui l’effetto è sempre chiaramente avvertibile.
i20 48V, compatta, facile da usare pensa a pedoni e ciclisti
Per rimanere in tema di sicurezza ci altri aspetti che ci sono piaciuti. I tanti sistemi anticollisione che vi aiutano a scongiurare incidenti contro altre auto, ma anche contro pedoni e ciclisti, grazie a sistemi radar e telecamere che vi avvisano per tempo di un possibile pericolo. Anche nelle manovre cittadine dove non solo la già citata telecamera, ma anche specifici sensori, vi avvisano del sopraggiungere di altri veicoli. Solo a chi sceglie la i20 48V con il cambio automatico (la scelta più giusta per chi desidera una maggiore serenità di guida e un minor stress nel traffico) è riservato il cruise control “smart”, ossia non solo capace di frenare, accelerare e mantenere la distanza autonomamente, ma anche di regolare la velocità in funzione delle indicazioni del navigatore, anticipando curve o rettilinei.
Previsioni meteo e traffico: i vantaggi dell’auto connessa
Ormai l’auto connessa non è più un’opzione, ma una necessità. Connessa significa molte cose, però. Un esempio? Siete in una situazione di emergenza o – peggio – si è verificato un incidente che ha attivato gli airbag, in questo caso grazie alla eCall è possibile contattare automaticamente i servizi di emergenza premendo un pulsante o, in casi più gravi, è l’auto che in autonomia attiva la chiamata, comunicando anche la posizione dell’auto in modo che i soccorsi possano arrivare il prima possibile. Ma connettività non significa per forza urgenza, o pericolo. Ma anche sicurezza. Sulla i20 il grande schermo touch centrale (da 10,3 pollici) fornisce, insieme a ora e temperatura esterna anche le previsioni meteo in tempo reale, i dati sul traffico, le stazioni di servizio dove fare benzina. Connettività, ancora, ha ulteriori declinazioni (e vantaggi), come farsi leggere, o rispondere, a un WhatsApp senza distrarsi dalla guida e, soprattutto, senza toccare lo smartphone che, anzi, sulla Hyundai i20 può ricaricarsi senza cavi, basta appoggiarlo nell’apposita sede vicina al cambio.
Eco, Comfort o Sport? I tre volti di Hyundai i20 48V
In tutto questo non vi abbiamo ancora detto come ci è sembrata la i20 48V nell’uso quotidiano. Le dimensioni esterne sono a prova di città, quelle interne adatte anche a 4 persone per i viaggi del weekend. Unico pegno da pagare per avere i vantaggi del sistema ibrido una diminuzione del volume per i bagagli, a causa della batteria al litio, montata sotto il piano di carico. In compenso, specie per chi ha un cane, è comodissima la cappelliera che, quando non serve, “scivola” lungo lo schienale del sedile posteriore, senza la necessità di doverla smontare. Per chi guida ci sono tre modalità possibili, Eco (quella in cui l’auto si posiziona ogni volta che si mette in moto), Comfort e Sport. Il senso è piuttosto chiaro e, oltre a un avvertibile cambio di “carattere” dell’auto, c’è anche uno scenografico cambio della strumentazione digitale che assume grafiche e colori dal rilassante blu all’aggressivo rosso.
Contro lo stress del traffico ci sono i Suoni della natura
Foresta, onde del mare, il suono della pioggia, il crepitio della legna che arde nel caminetto. Se siete di quelli che in auto soffrono di stress, magari quando siete imprigionati nel traffico, basta selezionare “Suoni dalla natura” dal sistema di infotainment della i20 e godersi i suoni che riproducono con realismo alcuni ambienti naturali, suoni resi ancora più realistici dalle immagini e dalla notevole resa dell’impianto hi-fi Bose. E per chi soffre di solitudine al volante? Beh, per questo ci sono i suoni tipici di un bar affollato, ormai quasi un ricordo pre-pandemia.
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