I sogni ricorrenti

Come un avvertimento ripetuto, il sogno ricorrente ripropone un messaggio finch

Alcuni sogni si ripresentano durante tutto l’arco della vita, a
distanza anche di anni, identici nella trama e nella reazione che
ci provocano. Molti sono piuttosto comuni a tutta una generazione:
per esempio sognare di dover rifare l’esame di maturità.
Altri, come il perdere denti, sono noti nella tradizione popolare:
“Perdita di denti, morte di parenti”. Ma il significato non
è macabro e allarmante come suggerisce il detto,
bensì individuale e da indagare volta per volta!

Bisogna chiedersi che funzione può avere quel sogno, in quel
momento, per noi: il più delle volte è uno specchio
di una situazione esistenziale, che magari è diversissima
esteriormente, ma ci ricorda emotivamente un altro momento, in cui
lo stesso sogno era apparso.
Altri sogni possono avere una funzione compensativa rispetto alla
realtà, riequilibrando l’animo con quello che manca.
Nuotare, mangiare, avere incontri erotici, possono avere questo
ruolo. Ma anche sognare una persona scomparsa come se fosse ancora
viva, parlare con lei, ecc.
La funzione creativa di solito non appartiene ai sogni ricorrenti,
anche se possiamo utilizzarli in modo creativo. Magari riuscendo a
modificarli o a comprenderne nuovi aspetti dopo anni.

Alcuni sogni ricorrenti hanno spiegazioni fisiologiche che ne
chiariscono il ripresentarsi, come il volare, ad esempio, o il non
riuscire a correre, ad urlare, a trovare una toilette. Altri sono
veicoli simbolici universali: la casa, o guidare l’auto, senza
riuscirci, o troppo veloce, l’essere derubati o l’andare in giro
nudi, o in pantofole e pigiama. Al significato universale (es. casa
– sé) si aggiunge la particolarità del sogno, quello
che lo rende diverso e offre indizi su di noi. E’ una ricerca fatta
di ascolto e attenzione più che di sforzo razionale
interpretativo, anche perché l’obiettivo non è
svelare un enigma ma contattare in modo armonico la nostra vita
notturna.

Olga Chiaia
Psicologa Psicoterapeuta

 

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