Continua la ricerca per sviluppare una rete di ricarica intelligente e puntare ad una mobilità a basse emissioni. In Gran Bretagna parte la sperimentazione.
Idrakronos fa più di 700 chilometri e vince la Shell Eco Marathon
Risultati entusiasmanti nella gara per auto a bassi consumi. Gli studenti italiani vincono le categorie a idrogeno e batterie.
C’è una generazione che sta preparando la strada alla mobilità sostenibile di domani. Ed è cresciuta negli istituti e nelle università italiane. È quella che ha partecipato all’edizione europea della Shell Eco Marathon, gara automobilistica di prototipi alimentati da carburanti alternativi e non. Vince chi consuma meno.
E a vincere nella categoria “Hydrogen”, ovvero auto a fuel cell a idrogeno, è stata la Idrakronos, veicolo realizzato dal team H2polito. 60 ragazzi provenienti da diversi corsi di laurea del Politecnico di Torino, hanno realizzato un prototipo in fibra di carbonio e alimentato con una cella combustibile a idrogeno capace di percorrere 737 km con un solo metro cubo di combustibile: poco meno della distanza che va da Milano a Napoli.
Idrakronos, un’eccellenza della scuola italiana
La gara, svoltasi a Londra all’interno del Queen Elizabeth Olympic Park su un tracciato ricco di curve e pendenze, hanno messo alla prova i veicoli mossi da quanche centinaio di Watt e capaci di raggiungere punte massime di 25-35 km/h. “Il risultato che abbiamo ottenuto quest’anno è il frutto di un grandissimo lavoro di squadra, che non coinvolge solamente gli studenti del Team H2polito ma anche tutti i giovani ingegneri del mio gruppo di ricerca Iehv”, ha dichiarato Massimiliana Carello, consulente di facoltà della squadra. “Idrakronos è il risultato di una perfetta integrazione di dinamica veicolo, aerodinamica, uso di materiali compositi strutturali, controllo elettronico e della fuel cell, sistema di telemetria”.
Il prototipo è arrivato primo su 20 squadre partecipanti nella categoria, su un totale di 200 team provenienti da 9 Paesi europei. Una vera gara internazionale, dove non vince chi arriva primo, ma chi punta su sostenibilità e basse emissioni.
Missing that feel of taking to track? Cast your mind back with a little help from this video ? #SEM2016 pic.twitter.com/hCrXybMkFh
— Shell Eco-marathon (@shell_ecomar) 8 luglio 2016
Il secondo posto nella categoria “Electric”
Non solo idrogeno. Gli studenti hanno raggiunto ottimi risultati anche nella categoria “elettrica” a batterie. Il Team Zero C dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi, con Escorpio Evo 2, ha raggiunto il secondo posto percorrendo 736.1 km/kWh rispetto ai 600.8 km/kWh della scorsa edizione. Sul podio anche il team Faenzanaftaracing dell’Itip L. Bucci di Faenza e l’Unibas Racing team dell’Università degli studi della Basilicata, entrambi al 3° posto rispettivamente nella categoria “prototipi” alimentati a diesel.
“Anche quest’anno l’Italia si è distinta non solo per gli ottimi risultati raggiunti dalle squadre durante la competizione, ma anche per la passione e l’impegno profusi in ogni fase della gara”, ha concluso Valeria Contino, responsabile relazioni esterne di Shell Italia. “Gli studenti, provenienti da tutto il territorio nazionale, hanno combinato creatività e capacità di problem-solving grazie all’uso e all’applicazione di tecnologie avanzate, raggiungendo sempre più elevati standard di efficienza energetica”.
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