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Idrogeno, con le celle a combustibile si può favorire una società a zero emissioni
Toyota punta sullo sviluppo dell’idrogeno in diversi settori e mette a disposizione di nuovi partner la tecnologia avanzata delle fuel cell.
Favorire lo sviluppo di una società dell’idrogeno allargando gli orizzonti della tecnologia avanzata delle celle a combustibile. Non solo nel campo automobilistico, ma in tanti altri settori della mobilità e dell’energia. Con questo obiettivo, Toyota Motor Europe ha istituito un gruppo di lavoro per le celle a combustibile, per supervisionare le proprie attività nel vecchio continente: con sede a Bruxelles, rafforzerà l’interesse per l’introduzione della tecnologia basata sull’idrogeno in diverse applicazioni, rendendola accessibile a nuovi partner. Come ha spiegato il direttore del gruppo, Thiebault Paquet, “i benefici dell’idrogeno sono chiari, per questo motivo nel breve periodo ci aspettiamo un aumento di dieci volte delle nostre vendite globali dei sistemi fuel cell e abbiamo notevolmente aumentato la nostra capacità produttiva”.
Il ruolo dell’idrogeno per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile
Come stabilito negli Obiettivi di sviluppo sostenibile, i 17 goals che costituiscono il cardine dell’agenda 2030 dell’Onu, tutti si devono impegnare per il raggiungimento di una futura società a zero emissioni; per avvicinare questo traguardo l’idrogeno può giocare un ruolo centrale: non a caso sono in rapida crescita in tutto il mondo l’interesse e gli investimenti, di pari passo con una maggiore consapevolezza da parte di aziende e consumatori rispetto ai vantaggi che può offrire questa risorsa in una vasta gamma di applicazioni.
A luglio l’Unione europea ha tracciato la strada per diventare il punto di riferimento mondiale nel settore, adottando un piano strategico per l’integrazione del sistema energetico e per l’idrogeno, come vettore per sviluppare un settore dell’energia efficiente e a basse emissioni: la strategia prevede che entro il 2024 siano installati almeno 6 gigawatt di elettrolizzatori e che la produzione si spinga fino a un milione di tonnellate. In Italia, dove è partita a novembre la consultazione pubblica sulle linee guida per una strategia nazionale, negli ultimi giorni si sono registrate due importanti novità: l’Enea ha brevettato un nuovo metodo per produrre idrogeno verde e ossigeno dall’acqua utilizzando l’energia solare, mentre in Val Badia è entrato in funzione il primo gatto delle nevi al mondo alimentato con questo vettore.
Le celle a combustibile si adattano a molteplici applicazioni
In questo quadro Toyota “sta aprendo la strada con forti investimenti nella società ad idrogeno, attraverso veicoli di nuova generazione, l’apertura di nuovi mercati e nuove applicazioni tecnologiche, la propria organizzazione in Europa e il potenziamento della propria capacità produttiva”, ha evidenziato Paquet. L’azienda è in prima linea nell’innovazione di questa tecnologia dal 2014, quando lanciò sul mercato la Mirai, la prima berlina a celle a combustibile alimentate a idrogeno; in sette anni il sistema è stato via via perfezionato diventando più compatto, leggero ed efficiente e quest’anno debutterà con il lancio della Mirai di seconda generazione, ulteriormente migliorata dal punto di vista della potenza, dell’abitabilità, dell’autonomia e degli impatti ambientali. La tecnologia fuel cell della casa giapponese, oltretutto, è estremamente flessibile e si può utilizzare non solo sulle auto: si adatta a una serie di altre applicazioni a zero emissioni come camion, autobus, carelli elevatori e generatori, mentre sono in corso dei test per il suo utilizzo anche su barche e treni.
Per accelerare la diffusione dell’idrogeno, Toyota darà priorità ai Paesi europei nei quali sono già presenti infrastrutture che supportano servizi di mobilità con flotte di veicoli alimentati in questo modo, stimolandone la domanda, riducendone i costi e aumentando la redditività delle strutture di approvvigionamento, attirando di conseguenza più clienti. Grazie al nuovo gruppo di lavoro a Bruxelles, Toyota lavorerà a stretto contatto con i partner del settore, i governi e le organizzazioni europee e nazionali per stimolare lo sviluppo e la diffusione di sistemi ad idrogeno. Con un obiettivo insito nella sua strategia di lungo periodo: realizzare una società sostenibile per tutti.
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