Idrogeno verde, elettrificazione. Ma anche carburanti alternativi e l’annosa questione del diesel e delle emissioni. Il punto sulla mobilità nell’intervista con Fabio Giuliani, General manager di Bosch Italia.
Idrogeno dall’energia solare: l’idea per un processo meno costoso e meno tossico
Per produrre idrogeno dall’energia solare, un gruppo di ricercatori australiani ha pensato di utilizzare come materiale catalizzatore il selenio, più comune, sicuro ed economico del cadmio e del platino impiegati attualmente.
Ibrido, elettrico e idrogeno: sono queste le soluzioni attuali per una mobilità che riduce o addirittura azzera le emissioni di CO2 delle automobili. In particolare, sull’idrogeno, sono allo studio diversi processi perché anche la produzione avvenga nel modo più sostenibile possibile: c’è, ad esempio, chi ha pensato di ricavarlo dai rifiuti di plastica, chi dall’energia solare. In questo secondo caso, alcuni ricercatori della Curtin University di Perth, in Australia, hanno ideato un processo più economico e più sicuro di quello utilizzato finora.
L’idea: il selenio
Gli attuali metodi per la creazione di idrogeno da energia solare comportano l’utilizzo di semiconduttori a base di cadmio, che è altamente tossico, in combinazione con metalli nobili molto costosi tra cui platino, iridio e rutenio, per derivare l’energia dalla luce del sole e per trasferirla nel carburante. “Noi abbiamo pensato di utilizzare invece il selenio di zinco – ha spiegato il responsabile del progetto, Guohua Jia – In questo modo possiamo produrre idrogeno usando un materiale catalizzatore molto meno costoso, più abbondante e meno tossico“.
L’idrogeno, il futuro della mobilità sostenibile
Tra le case automobilistiche che per prime hanno creduto in questa risorsa c’è Toyota, che da tempo ha sviluppato la berlina a idrogeno Mirai. La vettura con funzionamento a celle combustibile che emette solo vapore acqueo sarà disponibile in Italia a partire dal 2019. Non solo, Toyota la scorsa primavera ha anche lanciato sul mercato Sora, il primo autobus a idrogeno, con la previsione di introdurne un centinaio sulle strade di Tokyo per le Olimpiadi del 2020.
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