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Road show per la sostenibilità: i negozi Ikea di Bologna e Torino
Sono stati tra i primi negozi Ikea ad aprire in Italia, già negli anni ’90. Quello di Torino è stato addirittura il secondo, nel 1990 (lo stesso anno della prima strategia ambientale del gruppo). Tanto che lo store piemontese ha già cambiato tre indirizzi, dal 2007 è a Collegno, ed è diventato un po’ una
Sono stati tra i primi negozi Ikea ad aprire in Italia, già negli anni ’90. Quello di Torino è stato addirittura il secondo, nel 1990 (lo stesso anno della prima strategia ambientale del gruppo). Tanto che lo store piemontese ha già cambiato tre indirizzi, dal 2007 è a Collegno, ed è diventato un po’ una “nave scuola” per diversi neo assunti.
Nel tour che Ikea Italia sta fecendo per presentare nei propri negozi i primi dieci anni del proprio bilancio di sostenibilità, prima di Torino è stato però toccato il negozio di Bologna (Casalecchio di Reno, via Johh Lennon 6, per la precisione), in cui sono stati istallati impianti di produzione fotovoltaica per un totale di 4.564 pannelli. Nel 2015 è stato raggiunto un indice di efficienza energetica pari a 166 kWh/m2. Inoltre, il consumo di acqua è stato ridotto a 8 litri per visitatore.
Nel 2015 il punto vendita di Ikea Bologna ha raggiunto quota 88% di raccolta differenziata (dal 66% nel 2011). Attraverso l’azione del reparto recovery (riparazioni e smaltimento), il rapporto tra rifiuto evitato e merce riparata si attesta invece su una percentuale del 58,9%.
A livello mondiale (e quindi anche a Bologna), nel 2015 è stato superato il 50% di legno provienente da foreste certificate Fsc (Forest Stewardship Council, lo standard internazionale che garantisce la corretta gestione forestale). Nello scorso anno è stata inoltre raggiunta quota 100% di cotone proveniente da fonti più sostenibili, con l’adesione di Ikea alla Bci (Better Cotton Initiative).
Per incentivare una mobilità a impatto ridotto, sono a disposizione di clienti e dipendenti colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, che nel 2015 hanno registrato 382 ricariche. Inoltre, tutti i dipendenti possono usufruire di un bonus mobilità, con sconti per l’utilizzo dei mezzi pubblici e incentivi per l’acquisto di veicoli sostenibili.
I progetti sociali di Ikea Bologna
Tutto è nato qualche anno fa, quando la cooperativa sociale Siamo Qua ha chiesto se Ikea poteva regalarle un po’ di stoffa per tende, da utilizzare nel progetto “Gomito a Gomito”, che mira all’integrazione professionale delle detenute del carcere della Dozza di Bologna. Ben presto queste donne sono diventate fornitrici a tutti gli effetti di tende e tessuti che poi vengono venduti nel negozio Ikea di Bologna.
Enrica Morandi, volontaria della cooperativa, racconta che il quartier generale Ikea, in Svezia, ha mandato un’ispezione per verificare che il lavoro delle detenute fosse volontario ed adeguatamente retribuito. “Meraviglioso! – ha esclamato – non vedevo l’ora di far vedere le buste paga, la documentazione in regola, e quanto le detenute siano contente di partecipare a questo progetto”. Carlotta Guerra, responsabile relazioni con i media di Ikea Italia, commenta divertita: “È la prima volta che sento definire un nostro audit ‘meraviglioso’!”.
Il punto vendita di Bologna sostiene anche l’associazione Volhand, che si occupa dell’inserimento nella società di persone portatrici di handicap e supporto alle famiglie. Lo ha fatto attraverso la progettazione e l’arredamento della “Casa tra le nuvole” di Crespellano (Bologna), dove i disabili possono sviluppare le loro capacità di vita indipendente.
Ikea Torino, a un soffio dai tre milioni di clienti
Come dicevamo all’inizio, quella di Torino è una delle presenze più longeve in Italia, dal 1990. E devono essersi un po’ mangiati le mani negli uffici di Colegno quando, a fine anno, hanno scoperto che sarebbero bastati soli 26 ingressi in più per raggiungere i tre milioni tondi di visite.
Comunque sia, sono 368 i collaboratori diretti del punto vendita, con una presenza femminile pari al 60% (le donne che ricoprono ruoli manageriali sono il 48%). Il 95% dei dipendenti è assunto a tempo indeterminato. Nel 2015 il negozio ha continuato ad investire sul personale con 3.562 ore di formazione.
La sostenibilità ambientale del negozio di Torino
Nel negozio di Collegno, in cui sono stati istallati impianti di produzione fotovoltaica per un totale di 8.200 pannelli, con un indice di efficienza energetica pari a 123 kWh/m2. Inoltre, il consumo di acqua è stato ridotto a 1 litro per visitatore (erano 2 litri nel 2014). Nel negozio è poi presente un impianto di geoscambio aperto che preleva acqua dal sottosuolo e la usa per la climatizzazione del negozio.
Nel 2015 il punto vendita ha raggiunto quota 80% di raccolta differenziata (dal 78% nel 2014) e ora ha superato il 90%, separando correttamente 90 tonnellate di rifiuti ogni mese. Attraverso l’azione del reparto recovery, il rapporto tra rifiuto evitato e merce riparata si attesta invece su una percentuale del 57,2%.
Il negozio torinese è inoltre quello con il più alto tasso di utilizzo della navetta che trasporta i clienti da e verso la metropolitana. Anche qui ci sono colonnine di ricarica per i veicoli elettrici e bonus mobilità per i dipendenti.
I progetti sociali di Ikea Torino
Ikea Torino ha sviluppato progetti autonomi legati alla tutela dei minori, tramite la collaborazione con Save the Children, e al reinserimento nella società e nel mondo del lavoro di ragazzi con precedenti penali, assieme all’associazione Eta Beta, che ha portato 5 ragazzi appena usciti di prigione a conoscere il lavoro in Ikea.
Alle protezione di donne vittima di violenza è invece dedicata la partnership con l’associazione Donne e Futuro, a cui sono stati devoluti i ricavi della raccolta fondi proveniente dalla vendita di una collezione di oggetti prodotti da artigiane indiane in un progetto sociale Ikea a livello globale. Ecco un video che lo racconta.
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