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Si chiama XC40 la prima elettrica di Volvo, annunciata come una delle auto più sicure di sempre debutterà il 16 ottobre. Accelera l’impegno ambientale del marchio svedese grazie all’arrivo di nuove tecnologie.
Ormai è questione di giorni. Il 16 ottobre Volvo presenterà ufficialmente la nuova XC40 elettrica, il primo modello elettrico sviluppato e realizzato interamente da Volvo. “Sarà una delle auto più sicure di sempre”, anticipa una nota della Casa. Già, Volvo per introdurre il suo primo “vero” modello elettrico non poteva che cominciare dalla sicurezza, da sempre uno dei temi più cari al marchio svedese. La nuova XC40 elettrica sarà una tappa fondamentale nell’evoluzione futura della mobilità del marchio, come spiega nella video intervista rilasciata pochi giorni fa Cars Håkan Samuelsson, presidente e ceo di Volvo.
La batteria protetta da una gabbia di sicurezza costituita da un telaio in alluminio, il posizionamento della stessa nel pavimento dell’auto ha anche il vantaggio di abbassare il baricentro e migliore così la protezione contro il ribaltamento, il propulsore elettrico integrato nella struttura della scocca e una dotazione di sistemi di sicurezza attiva Adas che si annuncia molto completa e sempre più vicina alla guida autonoma. Per tutti gli altri dettagli sulla nuova XC40 elettrica non resta che attendere il 16 ottobre.
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Intanto, Volvo si muove anche su altri fronti, sempre più vicina ai temi ambientali che da sempre hanno visto impegnato il marchio svedese. Dalla lotta alla plastica nei mari con l’adesione al progetto LifeGate PlasticLess® alla prima fabbrica carbon neutral, a Skövde, Svezia, fino all’impegno, a partire dal 2025, che almeno il 25 per cento della plastica utilizzata per la realizzazione di ogni nuova Volvo sia ricavato da materiale di riciclo, cui si somma l’impegno a eliminare gli oggetti in plastica monouso da tutte le sue sedi e dai suoi eventi nel mondo entro la fine del 2019. Poi, un listino che ormai copre quasi interamente la scala evoluzionistica dell’ibrido: oltre quaranta modelli, dai nuovi mild hybrid diesel riconoscibili dall’uso, per la prima volta, della lettera B, alla gamma Twin engine ibrida plug-in (XC90, V90 e S90, XC60, V60 e S60, fino alla suv compatta XC60 ibrida) con o senza il vantaggio della trazione integrale sulle quattro ruote, in attesa dell’elettrico “un passaggio tecnologico naturale e un modo per affermare il nostro impegno a favore della mobilità sostenibile e della riduzione delle emissioni”, ha spiegato Michele Crisci, presidente e amministratore delegato di Volvo car Italia.
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Se l’XC40 sarà la prima vettura elettrica interamente sviluppata e costruita da Volvo, in passato la casa svedese ha più volte affrontato il tema dell’elettrificazione. L’ha fatto nel 2010 con la Volvo C30 Electric, passando da sperimentazioni ibride interessanti dotate di un motore elettrico accoppiato a una seconda unità endotermica “range extender” alimentabile a benzina o a etanolo che portava l’autonomia a circa mille chilometri, fino alle prime diesel ibride plug-in nel 2012.
A questo si aggiunge la nuova sfida della svedese Volvo che con il sub-brand Polestar dal 2020 sbarcherà anche in Europa con la Polestar 2, una berlina elettrica equipaggiata con un motore da oltre 400 cavalli di potenza alimentato da batterie da 78 kWh.
#Polestar2 pricing in European launch markets confirmed https://t.co/puRZiIeOha pic.twitter.com/M18rLuLOs5
— Polestar (@PolestarCars) 3 ottobre 2019
Con 500 chilometri di autonomia dichiarata e un prezzo attorno ai 50mila euro si annuncia l’antagonista perfetta per la Tesla Model 3, a settembre l’elettrica più venduta in Italia (dati Unrae).
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