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Il 17 aprile è la Giornata mondiale delle lotte contadine
Autodeterminazione alimentare e rispetto dell’ambiente e dei contadini sono i principi su cui è fondata questa giornata istituita da Via Campesina.
La sovranità alimentare è il diritto dei popoli ad alimenti nutritivi, accessibili, prodotti in forma sostenibile ed ecologica, ed anche il diritto di poter decidere il proprio sistema alimentare e produttivo per ottenere l’autosufficienza.
Questi diritti basilari non dovrebbero essere negoziabili né messi in dubbio eppure proprio per rivendicarli milioni di contadini lottano quotidianamente in tutto il mondo, battendosi contro un modello di agricoltura insostenibile che prevede il massimo sfruttamento delle risorse, concentra la ricchezza nelle mani di pochi e scarica su agricoltori e consumatori i costi economici, sociali e ambientali.
Il cibo non è una merce, è vita, su questo principio si basa la Giornata mondiale delle lotte contadine che si celebra il 17 aprile. La ricorrenza, istituita da Via Campesina, grande coalizione di organizzazioni contadine di tutto il mondo, ricorda la strage di Eldorado dos Carajás, nello Stato del Pará, avvenuta il 17 aprile del 1996. In quell’occasione 19 contadini del Movimento Senza Terra furono assassinati dalla polizia brasiliana durante i lavori della seconda conferenza internazionale di Via Campesina.
L’obiettivo della giornata è quello di riportare al centro della scena un’agricoltura contadina e diversificata, caratterizzata da un filiera corta da opporre alle esportazioni esasperate e dal recupero di una biodiversità che gradualmente abbiamo perso, soppiantata da varietà più forti, più produttive e spesso geneticamente modificate.
In Italia, secondo i dati di Coldiretti, negli ultimi dieci anni oltre 800mila aziende agricole hanno chiuso, lasciando senza lavoro tre milioni di lavoratori e abbandonando milioni di ettari di terreno agricolo. Questo ha provocato spesso un abbandono delle zone rurali, con un conseguente riversamento nelle città.
Eppure un altro tipo di agricoltura, rispettosa dell’ambiente e delle persone, è possibile e parte dal basso. Chiunque può dare il proprio contributo privilegiando la filiera corta e acquistando i prodotti tramite i gruppi di acquisto solidale (Gas) o avvicinandosi alle numerose realtà nate nel nostro Paese negli ultimi anni, come Genuino clandestino, movimento che si batte per l’autodeterminazione alimentare e che mette in contatto i produttori locali con i consumatori.
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