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L’obiettivo della giornata è quello di contribuire a sradicare l’omofobia e tutelare le minoranze.
È buffo, o meglio lo sarebbe se non fosse tragico, che si debba ancora oggi parlare di omofobia, rimanendo cristallizzati in un passato che non se ne vuole andare, fatto di diritti negati e soprusi. Il 17 maggio si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, istituita nel 2007 dall’Unione europea proprio per condannare le discriminazioni che ancora moltissime persone sono costrette a subire sulla base del loro orientamento sessuale.
La data scelta per la ricorrenza ricorda il 17 maggio 1990, data in cui l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Ci vollero però ancora quattro anni perché la decisione divenisse operativa, con la successiva edizione del Dsm (Diagnostic and statistical manual of mental disorders), stilato nel 1994.
In Italia gli episodi di discriminazione sono ancora all’ordine del giorno e vengono perpetrati in tutte le fasce sociali e di età. Il rapporto sull’omofobia in Italia, compilato in vista della Giornata internazionale contro l’omotransfobia da Omofobia.org, progetto nato nel 2013 per iniziativa di Arcigay, fotografa il fenomeno omotransfobico ancora troppo presente nel nostro paese. Secondo i dati, da aprile 2022 a marzo 2023, gli episodi di omotransfobia denunciati durante sono stati 115, che hanno colpito 165 vittime distribuite in 62 località. Quelli non denunciati, molti di più.
Secondo i dati diffusi nel 2021, infatti, in Italia sarebbero ogni giorno oltre 50 le persone che subiscono discriminazione e violenza, secondo quanto riferito da Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, centro che ospita associazioni, servizi sociali e iniziative culturali e aggregative.
Di omofobia e transfobia in Italia si muore ancora. In occasione della giornata si evidenzia l’assenza nel nostro Paese, a differenza di altri paesi europei, di una legislazione efficace a contrasto delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Serve una legge contro l’omofobia e i crimini ad essa collegati, punendo così il reato di discriminazione e istigazione all’odio e alla violenza omofobica.
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