Finora sono morte almeno sette persone. Le forze di polizia stanno investigando per capire se gli incendi siano dolosi e hanno arrestato sette persone.
Il 5 giugno è la Giornata mondiale dell’ambiente
In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente 2014 l’Onu lancia l’allarme contro il riscaldamento globale che minaccia, prima di tutti, i piccoli stati insulari.
La Terra è la nostra casa, l’unica che abbiamo a disposizione. Il 5 giugno di ogni anno si celebra l’incredibile patrimonio ambientale della Terra festeggiando la Giornata mondiale dell’ambiente.
La giornata, istituita nel 1972 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ricorda il primo grande summit per parlare di ambiente a livello globale: la Conferenza di Stoccolma sull’Ambiente umano. Da quel grande incontro nacque l’Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente. L’obiettivo è quello di sottolineare l’importanza della natura, senza il quale la nostra esistenza verrebbe sconvolta, e di far riflettere sulle azioni che ognuno può compiere allo scopo di migliorare le condizioni del proprio ambiente.
Il tema scelto per l’edizione del 2014 è quello della salvaguardia dei piccoli stati insulari in via sviluppo (in inglese definiti con l’acronimo Sids – Small island developing states) e lo slogan è “Alza la tua voce, non il livello del mare”. Il Paese ospitante di questa Giornata mondiale dell’ambiente sono le isole Barbados, vero e proprio testimonial delle piccole isole che rischiano di venire sommerse. Di questa categoria fanno parte nazioni-isola del Mar dei Caraibi, dell’Oceano Indiano e del Pacifico. Le isole, oltre ad essere caratterizzate da un’economia instabile, sono minacciate dai cambiamenti climatici e dal conseguente innalzamento del livello dei mari. Secondo l’Unep il mondo sta letteralmente sprofondando, negli ultimi cento anni in tutto il mondo il livello del mare è cresciuto tra i 10 e i 25 cm. Uno degli obiettivi della giornata è sensibilizzare l’opinione pubblica su questo fenomeno e tenere alta l’attenzione in vista vertice mondiale sul clima che si terrà a settembre.
Per aumentare il coinvolgimento popolare, qualora non bastasse l’interesse per il nostro pianeta, l’Unep ha deciso di reclutare quattro celebrità come ambasciatori: la top model Gisele Bündchen, il calciatore Yaya Touré e gli attori Don Cheadle e Ian Somerhalder. Alle quattro star è stato richiesto di convincere i propri fan ad “alzare la voce” a suon di messaggi su Twitter, Facebook e LinkedIn. Ognuno dei quattro ambasciatori si è anche impegnato in una sfida particolare per la salvaguardia dell’ambiente.
Gisele Bündchen si è schierata contro lo spreco di cibo impegnandosi a ridurre la propria impronta alimentare.
Il centrocampista ivoriano del Manchester City, Yaya Touré, ha individuato nella plastica il proprio avversario e ha chiesto ai propri tifosi di ridurre l’acquisto di prodotti di plastica.
L’attore e produttore Don Cheadle, candidato al premio Oscar per l’interpretazione in Hotel Rwanda, si fa portavoce delle energie rinnovabili per contrastare l’effetto serra.
Ian Somerhalder, attore famoso per la serie televisiva The Vampire Diaries, si è invece impegnato ad adottare uno stile di vita più sostenibile riducendo il proprio impatto sul pianeta.
La Terra, secondo gli scienziati, è un organismo di 4,5 miliardi di anni, al confronto i 35mila anni della nostra specie sono poco più che un battito di ciglia. Nonostante tutti i colpi che le infliggiamo forse il pianeta, dopo una fase di convalescenza, riuscirà a riprendersi, non prima di essersi liberato del suo parassita più infestante, l’uomo. Non è troppo tardi per invertire questa tendenza, parafrasando John Fitzgerald Kennedy si potrebbe dire “non chiedete che cosa l’ambiente può fare per voi, ma cosa voi potete fare per l’ambiente”.
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