Il bike delivery, la consegna dell’ultimo miglio in bicicletta, rappresenta una valida soluzione per ridurre l’impatto ambientale nelle aree urbane.
Il bike sharing arriva in Egitto, il primo nella città del Cairo
Cairo Bike è il primo servizio pubblico di bike sharing in Egitto. Un passo importante per la promozione della mobilità attiva nel continente africano.
Il primo sistema pubblico di bike sharing in Egitto è stato lanciato nella città del Cairo, una delle aree urbane più trafficate al mondo. Si tratta di un segnale importante per promuovere la mobilità attiva nelle frenetiche città dell’Africa orientale e settentrionale, dove le amministrazioni stanno adottando politiche e progetti pilota che cercano di rendere il bike sharing – e la bicicletta in generale – una parte fondamentale del sistema dei trasporti urbani. L’idea è quindi quella di offrire un’opzione agli spostamenti con auto private, rispettosa dell’ambiente e conveniente, sia per i turisti che per gli abitanti. Non a caso il lancio del bike sharing è arrivato a ridosso della Cop 27, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ospitata il novembre scorso a Sharm el-Sheikh. L’attenzione sulla cristi energetica e climatica cresce in Egitto, come cresce la necessità di investimenti nel settore della bicicletta e della mobilità sostenibile.
Bike sharing, un passo per migliorare i trasporti e la qualità dell’aria
In questa fase il servizio Cairo Bike conta 500 biciclette e 45 stazioni alimentate da energia solare e protette da telecamere di sorveglianza. L’area di copertura del sistema comprenderà oltre 6 chilometri quadrati attraverso il centro del Cairo, El-Sayeda Zainab, Garden City e Al Attaba. Gli utenti possono noleggiare una bicicletta per una sterlina egiziana (circa 0,031 euro) all’ora tramite un’applicazione mobile o una carta prepagata.
Il Grande Cairo – l’intera area metropolitana con una popolazione stimata di 20 milioni – è una metropoli tentacolare nota per la notevole congestione dei veicoli e la scarsa qualità dell’aria, tanto da essere annoverata tra le città più inquinate al mondo. La mancanza di opzioni di trasporto rapido accessibili e sufficienti ha portato a un aumento della proprietà e dell’uso di auto private, causando problemi di traffico, condizioni stradali pericolose e quantità crescenti di emissioni di CO2. Attualmente, l’aumento dei prezzi del carburante e dell’energia in tutta la regione sta spingendo molti pendolari giornalieri a esplorare modalità di trasporto alternative che possono offrire maggiore convenienza e flessibilità.
Il bike sharing vuole creare opzioni per gli spostamenti nel primo e ultimo miglio, estendendo la portata dei sistemi di metropolitana e autobus. La rete metropolitana del Cairo, che si allunga per 78 chilometri con tre linee, trasporta circa 4 milioni di passeggeri al giorno, i possibili utenti del servizio.
Il Governatorato del Cairo ha lanciato il progetto Cairo Bike nel 2016, con il supporto di Itdp Africa (Istituto per i trasporti e la politica di sviluppo) , Un-Habitat (Programma delle Nazioni unite per gli insediamenti imani) e della Swiss Drosos foundation. I partner hanno intrapreso una pianificazione dettagliata del sistema di bike sharing, considerando l’ubicazione delle stazioni, le dimensioni, le valutazioni della domanda, le analisi finanziarie e l’assunzione di un operatore di bike sharing. Dopo aver indetto una gara pubblica per l’assegnazione del servizio, il bando è stato vinto da Rascom- Donkey , un consorzio egiziano e danese.
La campagna di comunicazione per promuovere il bike sharing tra le donne
Per promuovere una maggiore inclusione e partecipazione al sistema di bike sharing, si è lanciata una campagna pubblica che evidenzia i vantaggi economici, ambientali e fisici del ciclismo, con un occhio particolare all’affrontare le barriere di genere. Poiché le donne nella regione hanno meno probabilità di disporre di mezzi indipendenti per viaggiare in modo efficiente e hanno esigenze di mobilità diverse rispetto agli uomini, Cairo Bike può ampliare in modo significativo le loro opzioni di spostamento in tutta la città. In questa prospettiva, si prevedono sconti per l’iscrizione al bike sharing, oltre a ospitare eventi educativi di ciclismo e a coinvolgere più donne nel processo decisionale sui trasporti.
La città sta inoltre pianificando la realizzazione di 14 chilometri di piste ciclabili per supportare sia gli utenti di Cairo Bike che gli altri ciclisti. Altra priorità sarà lo sviluppo di politiche e interventi che vadano a garantire l’uso condiviso della strada, educando le persone al rispetto degli utenti più vulnerabili.
Con la crescente popolazione urbana giovane del continente, di cui la maggior parte si muove a piedi o utilizza i mezzi pubblici per i propri spostamenti, il potenziale per il futuro del bike sharing in Africa è decisamente importante.
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