L’agricoltura è vittima ma anche causa dei cambiamenti climatici. La resa di molte colture è a rischio, ma la popolazione mondiale è in crescita. Da questo settore passa la sfida per il cambiamento verso una forma di sviluppo pienamente sostenibile.
Il business è più sicuro se il clima non cambia
Cambiamento climatico, un report, Risky Business, certifica che prevenire è meglio che curare. Il vero “rischio d’impresa” è non fare nulla contro i gas serra, perché per garantire un business sicuro è indispensabile adottare comportamenti ecofriendly e fare investimenti per ridurre l’impatto ambientale. Il report – che si concentra sugli Stati Uniti – si focalizza su un
Cambiamento climatico, un report, Risky Business, certifica che prevenire è meglio che curare. Il vero “rischio d’impresa” è non fare nulla contro i gas serra, perché per garantire un business sicuro è indispensabile adottare comportamenti ecofriendly e fare investimenti per ridurre l’impatto ambientale.
Il report – che si concentra sugli Stati Uniti – si focalizza su un settore particolarmente coinvolto dal rischio climatico: proprietà immobiliari e infrastrutture situate lungo la zona costiera. È stato stimato, per esempio, che nell’area del Golfo del Messico, entro il 2030 i danni agli edifici dovuti a tempeste o all’innalzamento del livello del mare ammonteranno dagli attuali 2 a 3,5 miliardi di dollari l’anno. Con l’innalzamento delle temperature le regioni del Midwest e del Sud potrebbero subire perdite dei raccolti di soia, cotone, grano e mais tra il 50 e il 70 per cento.
Si tratta del primo studio che combina diverse evidenze scientifiche di un numero molto ampio di ricerche, esaminando gli effetti cui le imprese si espongono se non ridurranno radicalmente le proprie emissioni di carbonio, e cercando di combinare gli scenari ritenuti più probabili con eventualità più remote, ma a costi potenzialmente più elevati. Lo studio sostiene che non è troppo tardi per invertire la rotta e conclude con una call to action al sistema imprenditoriale per intraprendere in fretta interventi di riduzione della propria carbon footprint.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Uno studio internazionale conferma la stabilizzazione delle emissioni di gas ad effetto serra. “Ma ora occorre che scendano rapidamente”.
Oltre il 68 per cento del suolo sudamericano è vittima dell’erosione. Tra le cause principali la deforestazione per creare i pascoli e la siccità.
L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Secondo uno studio svedese, solo se mangeremo meno carne bovina e latticini potremo centrare i target di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.
Le carote cambieranno sapore, i cavoli saranno una rarità e le mele potrebbero cuocere al sole: riusciremo a “digerire” i cambiamenti climatici?
La cioccolata, il caffè, il pesce, alcuni tipi di frutta, il vino, i legumi e il mais saranno solo alcuni dei cibi che presto rimpiangeremo. Lo stile di vita dell’uomo sta distruggendo il pianeta rendendo arida la terra che ci nutre. Adattarsi mangiando nuovi alimenti o quelli di tradizioni culinarie differenti non può essere la
Il cambiamento climatico è in atto, la natura resiste, ma il peggio deve ancora venire. È questo il quadro definito dal rapporto del secondo gruppo di lavoro dell’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) pubblicato lunedì 31 marzo alla fine dell’incontro tra scienziati e delegati che si è tenuto in Giappone. Lo scopo di questo testo
La ricerca svolta da scienziati americani, australiani e britannici è stata molto chiara: se la temperatura della Terra aumenterà, rispetto al periodo preindustriale, di più di 2°C entro il 2050, gli effetti sulle coltivazioni saranno devastanti. Tanto più che, nonostante il tetto fissato dai governi, gli scienziati avvertono che si potrebbe raggiungere un +4°C o