Finora sono morte almeno sette persone. Le forze di polizia stanno investigando per capire se gli incendi siano dolosi e hanno arrestato sette persone.
Il declino dei custodi della montagna
Nella Nuova Caledonia vive una specie di albero molto rara e antica che sta scomparendo per motivi ancora misteriosi.
In una piccola area di un arcipelago isolato nel Pacifico sudoccidentale vive una specie di albero unica e antica e che rischia di scomparire per sempre, il kauri della Nuova Caledonia (Agathis montana).
Un recente studio ha valutato il rapido declino della specie che potrebbe estinguersi entro cento anni. Il kauri è una pianta sempreverde che discende dall’antica famiglia di conifere Araucariaceae, alberi diffusi nel periodo Giurassico. Il fossile più antico di kauri è stato rinvenuto in Nuova Zelanda e risale a 175 milioni di anni fa.
La popolazione di kauri della Nuova Caledonia è concentrata in soli 90 chilometri quadrati nella riserva del Monte Panié, questi alberi, endemici dell’isola, sono molto longevi e sono venerati dalla popolazione locale che li considera i custodi della montagna e ritiene che ospitino gli spiriti dei loro antenati.
Oggi molti alberi stanno morendo, il 20 per cento delle piante è già morto e nei prossimi 21 anni potrebbe scomparire l’80 per cento della specie. Ad aggravare la situazione c’è la lentezza degli alberi a raggiungere la maturità riproduttiva, che avviene verso i 500 anni di età, e che rende difficile il ricambio generazionale.
Le cause precise del declino sono ancora incerte, le minacce principali per gli alberi sono però l’erosione e il disturbo causato dai suini selvatici, le malattie, le infestazioni di insetti e il riscaldamento globale.
Un gruppo di ricercatori di Dayu Biik, Ong il cui obiettivo principale è la tutela della riserva del Monte Panié, sta indagando sulle cause della moria dei kauri e ha notato una riduzione del muschio nella foresta. Non è tuttavia l’unico cambiamento, negli ultimi quaranta anni è stato registrato un aumento della temperatura di un grado, questo potrebbe aver cambiato il microclima delle foreste, abbassando il livello di umidità e attirando così maggiormente i suini selvatici.
I maiali, oltre a danneggiare terreno e flora, possono diffondere pericolosi parassiti degli alberi. Molte iniziative sono in corso per salvare questi antichi esseri viventi, dall’inizio dell’anno è stato avviato un controllo più rigoroso dei suini selvatici e la riserva che ospita i kauri sarà ampliata, sperando di salvare i custodi della montagna.
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