Il rinnovo dell’adesione al progetto Bee my Future di LifeGate rafforza l’impegno del Gruppo Germinal nei confronti della tutela delle api, in linea con la filosofia dell’azienda improntata alla sostenibilità.
Il fiore che salva le api
Un team italiano di scienziati dell’Università di Pisa ha recentemente evidenziato con prove scientifiche l’utilità di coltivare a ridosso degli alveari strisce di Vedovina maggiore (Cephalaria transsylvanica). È una specie che fiorisce durante l’autunno, stagione normalmente caratterizzata da carenza di polline e nettare. Lo studio, condotto da Angelo Canale, Giovanni Benelli e Stefano Benvenuti del
Un team italiano di scienziati dell’Università di Pisa ha recentemente evidenziato con prove scientifiche l’utilità di coltivare a ridosso degli alveari strisce di Vedovina maggiore (Cephalaria transsylvanica).
È una specie che fiorisce durante l’autunno, stagione normalmente caratterizzata da carenza di polline e nettare. Lo studio, condotto da Angelo Canale, Giovanni Benelli e Stefano Benvenuti del dipartimento di Apidologia e Apicoltura – Scienze Agrarie, alimentari e agro-ambientali, è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Plos One. “Tale strategia – ha spiegato Giovanni Benelli – può rappresentare un’ottima soluzione per fornire polline e nettare alle api, ma anche ad altri pronubi selvatici, nella fase di rarefazione delle fioriture spontanee che caratterizza la stagione autunnale”.
La Cephalaria transsylvanica, una specie a fioritura tardiva estivo-autunnale, è risultata molto rustica e adattabile, continuamente visitata da un ampio numero di insetti impollinatori con netta preponderanza degli apoidei sociali. In particolare, è stato dimostrato che le visite delle api sulla Cephalaria transsylvanica aumentano significativamente dalla piena estate all’inizio dell’autunno, quando la presenza di fonti alternative di polline si fa molto scarsa. “La ricerca in oggetto – ha aggiunto Angelo Canale – ne propone l’inclusione in strisce di fioriture da seminarsi sia in aree ad agricoltura intensiva, al fine di aumentare la diversità degli impollinatori presenti, sia in prossimità degli alveari per garantire limitrofe e abbondanti quantità di polline e nettare utili a irrobustire le famiglie di api, per un più agevole superamento della stagione invernale”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Non è disponibile alcun riassunto in quanto si tratta di un articolo protetto.
Il biomonitoraggio non invasivo permette di avere informazioni in tempo reale sullo stato di salute delle api, anche negli apiari di Bee my Future. Arriva in Italia grazie ai dispositivi Melixa, che ci racconta cos’è e perché è così importante.
La Coppa del Mondo di calcio 2034 si terrà in Arabia Saudita, una scelta della Fifa fortemente criticata per il suo evidente richiamo allo sportswashing.
Cambiamenti climatici e impatto sull’habitat impongono di ripensare la vita in montagna. E il turismo, che resta un grande volano economico.
Il progetto di LifeGate per la tutela degli impollinatori è giunto alla nona stagione. Qui potete seguire tutti gli aggiornamenti dai nostri apiari e sul posizionamento dei nidi per impollinatori selvatici.
Le api e gli altri insetti impollinatori sono in pericolo. Negli ultimi anni si è assistito a uno spopolamento, cominciato nel 2006, che ha colpito soprattutto le api operaie di Europa e Stati Uniti. Le cause sono molte, dai parassiti alla perdita di habitat, anche se quella principale sembra l’uso di tre particolari insetticidi che
Che abbiate un piccolo balcone o un intero giardino a disposizione, è tempo di piantare fiori ed essenze per attirare e nutrire le api, anche in città.
Un quarto delle specie di bombi presenti in Europa è a rischio estinzione a causa della perdita di habitat e del cambiamento climatico. Se i bombi dovessero estinguersi potremmo dire addio all’impollinazione delle coltivazioni così come a un valore economico pari a miliardi di euro. Il richiamo arriva dall’Unione mondiale per la conservazione della