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Iarc: il glifosato Monsanto probabile cancerogeno
L’Agenzia per la ricerca sul cancro, organo dell’Organizzazione mondiale della sanità, sostiene che il glifosato è un probabile cancerogeno per l’uomo, smentendo ogni precedente studio al riguardo.
Glifosato: principio attivo largamente utilizzato in agricoltura, componente del noto Roundup, di cui la multinazionale Monsanto ha detenuto il brevetto di produzione fino al 2001. Normalmente associato alle colture ogm, modificate geneticamente proprio per resistere a dosi copiose dell’erbicida, il glifosato risulta essere il diserbante più utilizzato al mondo. Oltre ad essere impiegato su larga scala da tutta l’industria agro-alimentare, viene usato anche nella cura di giardini e spazi verdi.
La relazione dell’Agenzia per la ricerca sul cancro (Agency for research on cancer – Iarc), recentemente pubblicata sulla rivista The Lancet Oncology, ha preso in esame cinque sostanze chimiche usate in agricoltura: malathion e diazinon, insetticidi dichiarati probabili cancerogeni per l’uomo; parathion e tetrachlorvinphos, riconosciuti come possibili cancerogeni umani, vietati nell’Unione europea ma ancora in uso negli Stati Uniti; glifosato, l’erbicida più popolare al mondo. Da qui il riscontro di una evidente correlazione epidemiologica tra l’esposizione di quest’ultimo e il linfoma di non-Hodgkin. Con “prove convincenti che possa causare il cancro negli animali da laboratorio”.
Fino ad oggi, il governo degli Stati Uniti, aveva sostenuto la non pericolosità del principio attivo; nel 2013 Monsanto ha richiesto ed ottenuto l’approvazione all’aumento delle soglie di tolleranza per il Roundup dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente americana (Environmental protection agency, Epa).
Monsanto, la multinazionale produttrice del Roundup, ha subito dichiarato che l’Oms non ha esaminato tutti i nuovi dati, arrivando a conclusioni incompatibili con le valutazioni provenienti da Stati Uniti e Unione europea. “Non sappiamo come la Iarc possa essere giunta ad una conclusione così drammaticamente distante da quelle raggiunte da tutte le agenzie di regolamentazione nel mondo”, ha commentato in un comunicato Philip Miller, vicepresidente di Monsanto.
I 15,9 miliardi dollari di vendite annuali di Monsanto sono strettamente legati al glifosato. La maggior parte delle sementi brevettate dall’azienda è stata progettata per essere utilizzata in tandem con il Roundup.
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