L’iniziativa, patrocinata dall’Unesco, è nata per promuovere la lettura e la pubblicazione dei libri, ma anche la protezione della proprietà intellettuale attraverso il diritto d’autore.
Il libro che rende l’acqua potabile
La dottoressa Teri Dankovich ha realizzato un particolare libro le cui pagine riescono a filtrare l’acqua, eliminando i batteri.
I libri hanno un potere enorme, possono dare conforto, cambiare vite e perfino scatenare rivoluzioni, ma che rendessero anche l’acqua potabile non ce lo saremmo aspettato. Invece è proprio così, grazie ad un’invenzione della dottoressa Teri Dankovich, il Libro da bere (The Drinkable Book). È un libro speciale in grado di eliminare i batteri presenti nell’acqua e renderla potabile.
Le pagine del piccolo volume, che contiene anche dettagliate istruzioni su come e perché purificare l’acqua, sono state trattate con nanoparticelle di argento o di rame, capaci di filtrare l’acqua eliminando i batteri.
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Il Libro da bere, sviluppato dalla ricercatrice dalla Carnegie Mellon University di Pittsburgh, è stato presentato in occasione del 250esimo meeting nazionale dell’American Chemical Society di Boston.
L’invenzione sarà particolarmente utile nei paesi in via di sviluppo, nei quali, quotidianamente, oltre un miliardo e 200 milioni di persone consumano acqua non potabile, esponendosi a numerose malattie infettive che uccidono ogni anno cinque milioni di persone.
“Il libro è stato pensato proprio per risolvere questa emergenza – ha dichiarato Teri Dankovich – basterà strappare una pagina del libro, metterla in un contenitore come fosse un filtro e versarvi sopra l’acqua. Così il liquido fuoriesce depurato, senza batteri”.
The Drinkable Book – il libro da bere funziona
Dopo essere stato testato in laboratorio utilizzando acqua artificialmente contaminata, il volume ha superato la prova sul campo, sono infatti stati condotti esperimenti in 25 fonti di acqua contaminata in Sud Africa, Ghana e Bangladesh. Il libro ha eliminato oltre il 99 per cento dei batteri e secondo i ricercatori una singola pagina è in grado di depurare fino a cento litri d’acqua, mentre l’intero volume può procurare acqua potabile ad una singola persona per quattro anni.
“È stato emozionante vedere che il libro ha funzionato al di fuori del laboratorio, avendo successo anche nelle fonti d’acqua reali che la gente sta usando”, ha affermato Dankovich.
Il Libro da bere ha dunque superato due fasi principali, ha dimostrato la propria efficacia sia in laboratorio che sul campo. Servono ora fondi per condurre altri esperimenti e per commercializzare e distribuire il prodotto su larga scala.
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