Tutti parlano della dieta mediterranea, ma in pochi la conoscono davvero. Ecco in cosa consiste e come possiamo recuperarla. L’incontro di Food Forward con gli esperti.
Il Manifesto della prima colazione
Nel momento del risveglio, quando si riattivano quasi tutti gli ormoni dell’organismo e tutto si rimette in moto, servono i segnali giusti per dare un efficace stimolo energetico. Serve la prima colazione.
Ogni essere umano ha dei sistemi di controllo che lo aiutano a comprendere se le energie necessarie per iniziare e continuare bene la giornata siano effettivamente disponibili. La prima colazione è un segnale di disponibilità energetica potente. In assenza del carburante adatto, l’organismo si dispone invece in condizioni di “risparmio energetico” ed evita di consumare energia (e calorie), limitando le proprie funzioni a quelle indispensabili alla sola sopravvivenza e a poco altro.
Prima colazione, per partire con il piede giusto
La così frequente stanchezza di metà mattina, di cui tanti soffrono, si spiega spesso con la mancanza di una prima colazione ben “costruita”. La prima colazione è lo strumento semplice, economico e piacevole che regola il metabolismo di tutta la giornata, aiutando ogni persona a mantenersi efficiente e in forma.
Gli effetti della prima assunzione mattutina di cibo (da fare dopo l’allenamento, se si fa attività fisica), sono immediatamente evidenti sulla regolazione energetica e sul metabolismo, al punto che senza prima colazione gli sforzi per dimagrire rischiano di essere del tutto inutili. Nel mondo attuale inoltre, la colazione rimane uno dei pochi possibili momenti di aggregazione e di comunicazione familiare cui è meglio non rinunciare.
In Italia sono purtroppo moltissime le persone che saltano del tutto questo importante momento metabolico e la maggior parte degli italiani limita lo stimolo energetico del mattino a un caffè con brioche o cornetto preso velocemente al bar. Rieducare lo stile di vita significa anche reimpostare le abitudini proprie e di chi è caro per guadagnare in benessere, efficienza e salute.
Perché ci fa bene
Dal punto di vista scientifico, molte ipotesi del passato sono state confermate da ricerche recenti e si può affermare con certezza che la prima colazione:
• Aiuta a controllare la fame che si sente durante il giorno quando è ben bilanciata nelle sue componenti
• Aiuta il controllo della infiammazione alimentare
• Modifica la sensibilità insulinica dell’intera giornata
• Regola la produzione della massa muscolare quando si mangia, al mattino, la stessa quantità di proteine che si mangiano per il pranzo e per la cena, altrimenti il muscolo non può crescere e il metabolismo non si attiva.
Dal risveglio alla prima colazione
La scienza ha riscoperto il valore del timing alimentare. Il fatto che la prima colazione sia fatta entro circa un’ora dal risveglio (con l’eccezione della pratica sportiva mattutina), consente all’organismo di inviare segnali ormonali, immunologici, metabolici e psichici di notevole importanza. La prima colazione consente di attivare il consumo delle calorie inutili quando contiene la giusta quantità di proteine vegetali o animali (un terzo circa di un piatto immaginario, suddiviso in proteine, carboidrati e frutta).
Oggi è certo che la composizione di ogni singolo pasto (prima colazione compresa) e i rapporti tra i suoi diversi costituenti, sono molto più importanti del semplice conteggio calorico. Abbinare delle noci al pane integrale con la marmellata al 100 per cento di frutta, ad esempio, è un modo per aggiungere a carboidrati di qualità una quota proteica sana, differenziandosi così dall’italiano medio che spesso mangia solo carboidrati raffinati e zucchero come quando mangia pane bianco spalmato di marmellata iper-zuccherata.
La colazione ben costruita
Prosciutto, salmone, uova, ricotta e semi oleosi sono fonti proteiche altrettanto utilizzabili. Un abbinamento sano di carboidrati dolci e di proteine che derivano dai semi oleosi, come quelli presenti nelle creme di mandorle o di nocciole, può pure essere un primo passo verso una giornata efficiente. Un altro trucco importante perché il pasto del mattino sia ben costruito è scegliere carboidrati di qualità e a basso impatto glicemico: il pane bianco spalmato con una marmellata ricca di soli zuccheri fornisce all’organismo un segnale di relativa povertà (mancano vitamine, proteine e fibra). Al contrario, l’uso di un vero pane integrale (che contenga una buona percentuale di fibra) spalmato con una buona marmellata fatta il più possibile con sola frutta, apporta un valore aggiuntivo in vitamine, sali minerali e fibra che soddisfa i bisogni più profondi dell’organismo e regola di conseguenza il consumo dell’energia durante tutto il giorno. Fare prima colazione significa quindi dare un impulso più che positivo al proprio benessere.
Grazie a una prima colazione ben fatta si possono vivere ottime sensazioni, come una serena sazietà durante il resto dell’intera giornata, uno stimolo metabolico di supporto al dimagrimento (per chi lo cerca) o di stimolo alla costruzione di massa magra (muscolo). Inoltre, i livelli energetici percepiti da chi la fa sono più alti e questo consente di essere meno stressati e di rendere meglio al lavoro (o a scuola).
Con un obiettivo certo: consentire a chi si nutre in questo modo di usare l’energia del sole, che entra nei cibi, per farla diventare la propria energia e poterla esprimere al meglio con il proprio personale benessere. Dieci minuti di colazione in più, anche rinunciando a un “pezzettino” di sonno, possono fare la differenza.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Comprendere l’epigenetica fornisce gli strumenti per restare in salute. Dall’alimentazione allo stile di vita, scopriamo come influire positivamente sul nostro patrimonio genetico.
Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
Secondo un’indagine dell’Irccs Neuromed, consumando elevate quantità di cibi ultra-processati le persone diventano biologicamente più vecchie rispetto all’età cronologica.
Un’indagine dell’Istituto superiore di sanità rivela una scarsa aderenza degli italiani alla dieta mediterranea: “scelte sempre più occidentalizzate e globalizzate”.
Secondo i risultati di uno studio su 39mila adulti francesi, un consumo di cibi ultra-processati è associato all’insonnia cronica.
L’epigenetica promuove il benessere psicofisico attraverso una biodiversità di alimenti sani e di sentimenti positivi. I consigli degli esperti durante il primo incontro di Food Forward.
Nel libro “Come se tutto fosse un miracolo”, Daniel Lumera ci mostra il sentiero verso la riscoperta dei valori, per liberarci dal mito di una società performativa, che crea dipendenza e disconnessione.
Mais, riso, caffè, cacao e vino: quali sono le coltivazioni più a rischio per i cambiamenti climatici nel mondo e in Italia.