
In Italia il 35 per cento di padri aventi diritto preferisce non usufruire del congedo di paternità, sottolineano Inps e Save the Children.
Si chiamano social street. Sono comunità di cittadini che abitano nella stessa strada. Via Fondazza a Bologna è la prima social street d’Italia e del mondo. L’ha creata nove mesi fa Federico Bastiani, 36 anni, che nel settembre 2013 ha fondato il gruppo Facebook “Residenti in Via Fondazza – Bologna”. Da allora il gruppo e è cresciuto
Si chiamano social street. Sono comunità di cittadini che abitano nella stessa strada. Via Fondazza a Bologna è la prima social street d’Italia e del mondo. L’ha creata nove mesi fa Federico Bastiani, 36 anni, che nel settembre 2013 ha fondato il gruppo Facebook “Residenti in Via Fondazza – Bologna”. Da allora il gruppo e è cresciuto in modo sorprendente (oggi conta 930 membri) e l’esperimento si è esteso a macchia d’olio lungo tutta la penisola ed è stato imitato anche all’estero. Attualmente ci sono 260 social street in Italia e una ventina nel mondo tra Nuova Zelanda, Croazia e Brasile, con 12mila persone che non sono più estranee con i vicini di casa.
Federico riceve quotidianamente mail di chi vuole creare una social street. Facebook è soltanto un mezzo per far incontrare le persone a costo zero senza aprire nuovi siti, o piattaforme. Non servono soldi, è soltanto un investimento umano.
L’obiettivo del social street è quello di far socializzare persone che vivono vicine al fine di instaurare un legame, condividere necessità, scambiare professionalità, conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune e trarre tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione sociale.
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