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L’aderenza alla dieta mediterranea è stata associata dai ricercatori a una salute cerebrale ottimale, con una migliore integrità della sostanza bianca, riduzione dell’infiammazione e dello stress ossidativo.
Un team di scienziati della Washington State University ha dimostrato che uva, mirtilli, lamponi, fragole e mele, frutti ricchi di resveratrolo, bruciano il grasso in eccesso. Ecco come.
Una nuova strategia per la prevenzione e il trattamento dell’obesità arriva da una sostanze antiossidante contenuta in molti tipi di frutta: il resveratrolo. Già noto per le sue proprietà antinvecchiamento, antitumorali e benefiche per la salute del cuore, il resveratrolo è stato analizzato dai ricercatori “come rappresentante per tutti i polifenoli”, ha detto il professor Min Du, autore della ricerca.
Lo studio pubblicato su International Journal of Obesity spiega che due-tre porzioni al giorno di frutti di bosco, uva o mele (circa 350 g. di frutta), aiutano a trasformare il grasso bianco, quello che serve da deposito per le calorie assunte in eccesso, in grasso beige, che brucia il grasso bianco trasformandolo in calore.
Il grasso beige è un terzo tipo di grasso, oltre quello bianco o marrone. “I ricercatori conoscevano l’esistenza di solo due tipi di grasso, quello bianco dove i lipidi vengono depositati, e quello bruno che brucia i lipidi per produrre calore. Diversi anni fa, gli scienziati hanno scoperto il grasso beige, che si trova tra il grasso bianco e quello marrone”, ha precisato Du. Secondo il professore il grasso beige è generato da quello bianco in un processo chiamato doratura. “Il resveratrolo può migliorare questa conversione e quando si hanno alti tassi di doratura si innesca un meccanismo di prevenzione dell’obesità”, ha detto Du.
Anche con il vino rosso si potrebbe ottenere un effetto simile, ma la quantità di resveratrolo contenuta è solo una frazione rispetto ai livelli presenti nell’uva, specifica il professor Du. “Molti dei polifenoli benefici sono insolubili e vengono filtrati durante il processo di produzione del vino”. Per i consumatori che desiderano aggiungere fibre e questi composti bioattivi alla loro dieta, è molto meglio mangiare il frutto intero.
Vale sempre la pena ricordare che il resveratrolo è una sostanza che le piante producono come autodifesa, un fungicida naturale. Sono dunque i frutti da agricoltura biologica quelli con le concentrazioni maggiori di resveratrolo, perché non subiscono trattamenti con fungicidi e pesticidi chimici.
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