Finora sono morte almeno sette persone. Le forze di polizia stanno investigando per capire se gli incendi siano dolosi e hanno arrestato sette persone.
Il rimboschimento in Africa può combattere la povertà
Un nuovo studio evidenzia i vantaggi del rimboschimento su larga scala in Africa, per contrastare l’instabilità economica e i cambiamenti climatici.
Gli alberi esistevano molto prima che sulla Terra vi fossero gli esseri umani e, se glielo consentiamo, continueranno a esistere per milioni di anni. Gli alberi sono assolutamente indispensabili per la nostra sopravvivenza, ci forniscono infatti preziosi servizi ecosistemici.
Nonostante ciò in tutto il mondo l’espansione delle attività umane ha provocato l’abbattimento di miliardi di alberi. Molte aree dell’Africa sono state disboscate per espandere i terreni agricoli. Il land grabbing e la conseguente deforestazione comportano numerosi effetti negativi, l’erosione del suolo aumenta e ne diminuisce la fertilità.
Il rimboschimento può salvare l’Africa
Un rapporto illustra come il rimboschimento può offrire una possibile soluzione all’instabilità economica e politica cronica che affligge alcune regioni dell’Africa. Secondo gli autori dello studio, Chris Reij e Robert Winterbottom, ricercatori del World Resources Institute, la reintroduzione di specie arboree potrebbe essere utilizzata per migliorare le economie locali e anche per ridurre la migrazione di rifugiati.
Lo studio, intitolato “Scaling Up Regreening: Six Steps to Success, A Practical Approach to Forest and Landscape Restoration”, descrive gli sforzi effettuati per fermare la deforestazione in Africa, e racconta le storie di numerosi agricoltori che, singolarmente o in gruppo, hanno sviluppato modi per proteggere, rigenerare e gestire in modo sostenibile un aumento del numero di arbusti e alberi nei loro sistemi di coltivazione.
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L’obiettivo del rapporto è quello di fornire un quadro di riferimento rivolto ad agricoltori, istituzioni e Ong per sviluppare un rimboschimento di successo su vasta scala. Gli autori utilizzano come esempio di rimboschimento efficace quello avvenuto nella pianura del Seno, in Mali. In questa regione dell’Africa occidentale, quasi completamente disboscata, sono stati piantati alberi e arbusti su una superficie di 450mila ettari.
Secondo Reij e Winterbottom il rimboschimento potrebbe contrastare la povertà e ridurre l’instabilità che provoca la migrazione di rifugiati.
“Se non si interviene i disagi provocati dai cambiamenti climatici continueranno ad aumentare, soprattutto per le popolazioni delle aree rurali – ha dichiarato Winterbottom. – Le probabilità di diventare rifugiati sono maggiori se non si fa nulla per affrontare alla radice le cause del degrado del suolo, del calo della produzione agricola e dell’aumento dell’insicurezza alimentare. Riteniamo che il rimboschimento sia un approccio pratico e relativamente a basso costo per cominciare ad affrontare questi problemi”.
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