Il rapporto Ecosistema urbano 2024 mostra alcuni progressi nelle città italiane, ma troppo lenti. E c’è troppo divario tra nord e sud.
Il ritorno della tartaruga gigante
Grazie agli sforzi dei biologi le tartarughe giganti, dopo aver sfiorato l’estinzione, sono tornate a popolare un’isola delle Galapagos. Si contano oggi oltre mille esemplari.
Le isole Galapagos ospitano un ecosistema unico che racchiude un’incredibile varietà di specie endemiche. Per comprendere l’importanza della diversità biologica presente in queste piccole isole basti pensare che sono i luoghi che principalmente hanno ispirato Charles Darwin nella formulazione della teoria dell’evoluzione. L’animale che più di ogni altro simboleggia queste isole è una creatura enorme e mite, che sembra venire da un mondo preistorico, la tartaruga gigante delle Galapagos (Chelonoidis niger).
Un tempo l’arcipelago era popolato da migliaia di tartarughe giganti appartenenti a 15 differenti sottospecie. Nel XIX e nel XX secolo diventarono però prede abituali di marinai e pirati che trasformarono le Galapagos in una stazione di rifornimento, cacciando centinaia di tartarughe per ricavarne cibo e olio. I marinai, inoltre, introdussero capre e maiali che si diffusero sulle isole entrando in competizione alimentare con i grandi rettili e alterando il delicato ecosistema. Nel 1960 sull’isola di Española rimanevano solo 15 esemplari di tartaruga gigante, 12 femmine e tre maschi.
Oggi, dopo aver sfiorato l’estinzione, le tartarughe sonno tornate a riprendersi le loro isole. Secondo uno studio effettuato dal Suny College of Environmental Science and Forestry di New York sono oltre mille gli esemplari presenti ora sull’isola. Il “ritorno” della tartaruga gigante è merito di un efficace progetto di conservazione. Innanzitutto sono state rimosse le capre dall’isola, poi è stato avviato un programma di allevamento in cattività e infine sono stati rilasciati in natura gli esemplari allevati.
Dalla ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, emerge che gli animali si sono reinseriti perfettamente in natura e che non hanno bisogno di aiuti esterni per il loro sostentamento. “È una delle storie di conservazione di maggior successo – ha dichiarato James Gibbs, biologo ed autore principale dello studio – siamo riusciti a salvare una specie dall’estinzione e ora non ha più bisogno di noi, si sta prendendo cura di sé stessa”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un evento meteorologico estremo ha colpito la regione di Valencia, in Spagna. Decine i dispersi. Il governo invia l’esercito nelle zone colpite.
Dalla Cop16 arriva il report sullo stato mondiale degli alberi elaborato dall’Iucn. I risultati non sono quelli che speravamo.
Il 29 ottobre 2018, le raffiche di vento della tempesta Vaia hanno raso al suolo 40 milioni di alberi in Triveneto. Una distruzione a cui si sono aggiunti gli effetti del bostrico, che però hanno trovato una comunità resiliente.
Una proposta di legge è in discussione in Francia per vietare le bottiglie di plastica di dimensioni inferiori a 50 centilitri.
Continua ad aumentare il numero di sfollati nel mondo: 120 milioni, di cui un terzo sono rifugiati. Siria, Venezuela, Gaza, Myanmar le crisi più gravi.
Secondo il rapporto Greenitaly di Symbola, negli ultimi 5 anni più di un terzo delle aziende ha investito nel green. E tutti ne hanno tratto benefici.
Alcune buone notizie e qualche passo indietro nelle misure previste dal nuovo provvedimento del Consiglio dei ministri, in attesa del testo definitivo.
“Sfidare le contraddizioni” è stato il tema della 12ma edizione del Salone della Csr: circa 270 le organizzazioni coinvolte nei dibattiti.