Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
Il traffico di avorio finanzia il terrorismo
Un documentario di National Geographic prova la stretta relazione tra il commercio illegale di zanne di elefante e il terrorismo.
Lo sterminio degli elefanti africani per impossessarsi delle loro zanne sta mettendo a serio rischio la sopravvivenza della specie. Può un crimine come questo essere peggiore di quanto già non sia? Sì, se i ricavi della vendita illegale di avorio vengono impiegati per finanziare attività terroristiche.
È quanto dimostra Warlords Ivory, sconvolgente documentario che fornisce la prima prova diretta che collega il traffico di avorio al terrorismo. Il film, realizzato dal reporter di National Geographic Bryan Christy, documenta le atrocità commesse contro le persone e la fauna selvatica da una rete di trafficanti di avorio coordinata da due dei criminali di guerra più conosciuti dell’Africa.
La connessione tra terrorismo e bracconaggio era già stata ampiamente teorizzata, l’indagine di Christy ha però contribuito a squarciare quel velo che divide teoria e pratica, dimostrando (e mostrando) tale legame.
Il giornalista è riuscito a immettere una zanna di elefante falsa dotata di un sistema di tracciamento Gps nel flusso di avorio gestito dai trafficanti. Così facendo è stato in grado di tracciare il percorso intrapreso dall’avorio, che passa dal quartier generale dell’Esercito di Resistenza del Signore (Lra), fino a giungere in Sudan.
Lra è un gruppo ribelle di guerriglia di matrice cristiana, responsabile tra l’altro di stupri, omicidi e l’impiego di bambini soldato, guidato da Joseph Kony, accusato di numerosi crimini contro l’umanità.
Warlords Ivory documenta il massacro dei pachidermi nel Parco Nazionale di Garamba, nella Repubblica Democratica del Congo, e mostra un bracconaggio organizzato, effettuato su scala industriale grazie ad elicotteri e motoseghe.
Nel 2014 il parco ha perso oltre il 10 per cento della sua popolazione di elefanti e decine di ranger sono morti in scontri a fuoco con i bracconieri. Le zanne vengono trasportate fino al campo base di Joseph Kony, dopodiché vengono vendute ai soldati dell’esercito sudanese, in cambio di denaro o di armi.
Dal Sudan l’avorio parte per la sua destinazione finale, la Cina e altri paesi del Sudest asiatico. Secondo il reporter vi sono inoltre elementi che suggeriscono che il commercio di avorio è uno dei mezzi utilizzati per creare legami tra Lra, Al Shabaab, Isis e altri gruppi terroristici.
Il documentario dimostra una volta per tutte l’urgenza di contrastare il bracconaggio, non solo per proteggere la fauna selvatica, ma anche per tutelare i diritti umani e sconfiggere il terrorismo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il livello di inquinamento supera di 60 volte il limite fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il governo ha chiuse le scuole e ha invitato gli anziani a stare a casa.
Un’escursionista ha scoperto per caso un sito fossile risalente al Permiano, venuto alla luce a causa dello scioglimento di un ghiacciaio.
L’aviazione privata “vola” anche troppo: le emissioni nel 2023 hanno raggiunto le 15,6 milioni di tonnellate di CO2.
Le Azzorre hanno approvato una legge per istituire la più vasta Amp dell’Atlantico settentrionale, pari al 30% dell’oceano intorno all’arcipelago.
Sostenibilità e blue economy aprono nuove prospettive per le professioni del mare: intervista a Massimo Bellavista su Gen Z e green jobs del futuro.
Finanza etica e sostenibile catalizzano il cambiamento nella blue economy, creando nuove opportunità economiche e ambientali.
“Le imprese sanno come andare verso investimenti green, ma hanno bisogno di politiche chiare”, spiega Irene Priolo, presidente dell’Emilia-Romagna.
L’albero potrebbe avere fino a mille anni, ma è stato scoperto solo dal 2009, dopo la segnalazione di una band della zona, che ora gli dedicherà un brano.