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Il “giardino delle delizie” a Palazzo d’Avalos a Vasto
Un esempio davvero unico per la costa adriatica di quei giardini delle delizie dove il ricercato gusto estetico si combinava alla coltivazione di alberi da frutto.
Se conosci già l’incanto di altri giardini napoletani per
aver magari visitato il chiostro del monastero di Santa Chiara a
Napoli, sarai contento di ritrovarti qui a Palazzo d’Avalos, antica
residenza feudale di quelli che dal 1496 per ben tre secoli furono
i signori di Vasto.
Così oggi come ieri, tra siepi di bosso e cespugli di rose
in questo paradiso regnano gli alberi dell’arancio, la lavanda, il
rosmarino, la salvia, la vite americana, il gelsomino, il geranio,
la buganvillea e le rose rampicanti.
Palazzo d’Avalos domina la marina di Vasto dalla collina su cui si
arrampica il paese. Il meraviglioso giardino, affacciato sul mare,
si raggiunge dopo aver attraversato il cortile che vi accoglie
all’entrata dell’edificio.
Un recente restauro del giardino, ha ridato vita a quello che era
l’originario impianto architettonico tardo settecentesco del quale
restavano tracce nell’esistente e nei documenti.
Il verde si configura come una croce attraversata da vialetti
ortogonali coperti da un pergolato appoggiato su colonne in
muratura: modello comune a molti giardini e chiostri napoletani
d’età barocca. In passato, oggi non più, c’era
persino un padiglione sorretto da colonne abbinato a due fontane
ornamentali. Se ora mancano i giochi d’acqua che un tempo rendevano
ancor più gradevole passeggiare e soffermarsi nel giardino,
ci si può accontentare, ed è un dolce accontentarsi,
di sostare nel cuore del verde: il pozzo e le panchine in maiolica
hanno ritrovato dopo il restauro tutto il loro splendore.
Per finire, dopo aver percorso il vialetto che costeggia il muro
del palazzo dove sono sistemati tra le piante lapidi e reperti
archeologici di questo e di altri edifici, si potrà
raggiungere il terrazzo panoramico.
Graziella Ceruti
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