Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
Il piatto forte, senza carne
Chi per vari motivi segue una dieta senza carne, perché vuole star lontano per un po’ dalla carne o chi ha fatto propria la scelta vegetariana non ha grandi difficoltà ad imbastire una buona sfilza di portate in tavola: idee per sfiziosi antipasti e succulenti primi piatti mediterranei non mancano, idem per contorni di verdura
Chi per vari motivi segue una dieta senza carne, perché vuole star lontano per un po’ dalla
carne o chi ha fatto propria la scelta vegetariana non ha grandi
difficoltà ad imbastire una buona sfilza di portate in
tavola: idee per sfiziosi antipasti e succulenti primi piatti
mediterranei non mancano, idem per contorni di verdura e dessert.
All’appello, però, possono talvolta mancare spunti per il
cosiddetto “secondo”, o comunque per la “proteina” che farà
del nostro primo-con-verdura un sano e completo piatto unico.
Le uova: sono uno degli alimenti più
sani e completi esistenti in natura, da non dimenticare. I
nutrizionisti consigliano di mangiarle entro dieci giorni dalla
deposizione. Ricche di proteine ad altissimo valore biologico e di
lecitine anticolesterolo, le uova sono più digeribili,
più ricche di nutrienti e veloci da preparare, se cucinate
in camicia o bazzotte (albume sodo e tuorlo quasi crudo).
Legumi: sono una buona fonte di proteine
vegetali. Ne contengono quanto la carne, ma hanno bisogno dei
cereali per raggiungere la qualità delle sue proteine: pur
essendo dotati di aminoacidi essenziali (soprattutto lisina),
infatti, i legumi, sono carenti di metionina e cistina, presenti
invece nei cereali. La tradizionale e gustosa miscela cereali-
legumi (pasta e fagioli, riso e lenticchie, pasta e ceci, e
così via) raggiunge una composizione apprezzabile di
aminoacidi essenziali, paragonabile, appunto, a quella della carne.
Tofu e seitan: Il tofu è il formaggio di
soia. Il suo sapore è neutro perciò va aromatizzato
con spezie ed erbe aromatiche. Si cucina stufato con le verdure,
grigliato oppure si utilizza frullato nei ripieni. Dal punto di
vista proteico, se utilizzato di tanto in tanto, va complementato
con una bella porzione di cereali. Se inserito spesso nella dieta,
invece, è essenziale abbinarlo a uova o latticini. Il seitan
è un derivato del frumento, un concentrato di proteine
(soprattutto glutine). Queste proteine sono però
biologicamente povere e non possono da sole sostituire le proteine
complete: il seitan va quindi sempre abbinato a legumi, oppure a
uova o formaggi. Si cucina un po’ come la carne, anche se la sua
consistenza è più spugnosa.
Muscolo di grano: è una novità
nel panorama delle alternative vegetali alla carne. E’ nato
dall’idea di un imprenditore calabrese che ha chiamato “muscolo di
grano” il suo impasto a base di farina di grano e – qui sta la
novità – legumi (lenticchie), con acqua, olio extravergine
d’oliva, spezie ed erbe aromatiche. Molto versatile in cucina, si
presenta già sottoforma di spezzatino, affettato, arrosto,
salamella, piccola bresaola. Al primo boccone, il muscolo di grano
colpisce per la consistenza, che paragonata a quella del seitan,
risulta meno gommosa. La presenza di legumi negli ingredienti ne
aumenta il valore nutrizionale.
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