Le noci sono indicate come cibo di scorta per gite e escursioni in quanto possono essere mangiate anche in discreta quantità, sono l’unico frutto oleoso a reazione leggermente acida ed è per questo che sono più indicate in un’alimentazione ricca di frutta, verdura, latte, e così via.
In Italia, la varietà di noci più coltivata è quella di Sorrento, pregiata ed antica, dal guscio sottile e gheriglio tenero, saporito e poco oleoso. La raccolta di questa cultivar, ancora saldamente legata alla storia, avviene manualmente ed è seguita dall’essiccamento dei frutti all’aperto, su graticci, in zone ventilate.
Valori nutrizionali delle noci
Le noci sono il frutto oleoso più energico in Europa, il più ricco di grassi e tra i meno ricchi di proteine. Contengono, oltre a protidi e glicidi, sali minerali, soprattutto lo zinco e il rame, vitamine A, B1, B2, B5 e P.P.
Tonico del sistema nervoso, utile per i diabetici, per chi soffre di anemia, nelle malattie della pelle e nella debolezza di stomaco, la noce è un ricostituente che non deve mancare nel menù di convalescenti, ragazzi e vecchi; ma attenzione, le noci ed il loro olio inacidiscono facilmente e diventano allora indigeste.
Il mallo ha proprietà antisettiche e cheratizzanti e viene usato nelle affezioni della pelle. Per le sue proprietà di tingere di bruno, viene adoperato nei prodotti abbronzanti e per dare la tonalità castana ai capelli. A tale scopo preparate un decotto di 200 grammi di mallo di noce per un litro d’acqua e aggiungere 300 grammi di alcool puro: passarlo tra i capelli dopo lo shampoo.
L’olio ottenuto dai semi è uno dei migliori emollienti cosmetici, con marcate proprietà di permeazione della pelle.
Questo pesto di noci è semplice e pieno di sapore. Fornisce grassi preziosi per il cuore e il cervello. L’ideale per iniziare con energia l’anno nuovo!
Un modo semplice e veloce per preparare, nei mesi invernali, un’insalata di farro con cavolo nero e renderla sfiziosa con il formaggio di capra e le noci
Un condimento insolito per i tortellini, con verdure, noci e latte di riso. Chi non ama le creme, può aggiungere meno latte per ottenere un sugo più corposo
Croccanti all’esterno e morbidi dentro, i biscotti con le noci sono perfetti in qualsiasi momento della giornata. E possono essere regalati in qualche occasione speciale.
I risultati di uno studio dell’Università di Tor Vergata che ha messo a confronto la dieta mediterranea convenzionale e quella biologica sui benefici per l’organismo.
La campagna Futuro Bio invita a riconoscere il biologico come una scelta naturale e condivisibile, frutto di un legame autentico con la terra, una connessione fisiologica dimostrata anche dalle neuroscienze.
Che la dieta mediterranea faccia bene alla salute è cosa nota e lo ha sancito anche l’Unesco, riconoscendola patrimonio dell’umanità. Alcuni ricercatori statunitensi hanno però voluto testarla sui vigili del fuoco, una categoria che al suo interno conta un’elevata incidenza di obesità e fattori di rischio per le malattie cardiache. Il team di studiosi,
Un disegno di legge punta a modificare la costituzione colombiana per vietare le colture ogm nel Paese ed è sostenuto da agricoltori e indigeni che vogliono proteggere la biodiversità.
Una revisione scientifica di numerosi studi suggerisce che il diquat, erbicida consentito negli Stati Uniti, attacchi i batteri dell’intestino con danni a fegato, reni e polmoni.
Il governo ha fatto slittare la sugar tax a gennaio 2026. Assobibe chiede la cancellazione della tassa, mentre per l’Istituto Mario Negri è necessaria e deve aumentare per essere efficace.
Le indagini della Procura di Bari sollevano nuovi dubbi sulle strategie di lotta alla Xylella, mostrando gli interessi economici coltivati all’ombra della fitopatia. Ma c’è dell’altro.
Sono oltre 24mila gli allevamenti intensivi di polli e suini in Europa, molti sorti nell’ultimo decennio. Un’inchiesta ne fa la mappatura e ne denuncia le principali problematiche.
Secondo uno studio, il passaggio da una dieta tradizionale africana a una tipica del mondo occidentale globalizzato, aumenta l’infiammazione e diminuisce la risposta ai patogeni. Il passaggio inverso comporta invece benefici.