Il contatto con la natura può essere una cura per i mali del nostro tempo. Lo dimostrano i risultati straordinari del lavoro di Andrea Mati.
Metti un tetto verde sopra le nostre teste
Non è particolarmente difficile impiantare questa variante architettonica. E’ importante mettere in opera e verificare correttamente alcuni accorgimenti tecnici.
Il tetto verde vegetale, superficie coltivata, chiude in genere
l’ultimo piano dell’edificio, ma può situarsi a qualsiasi
livello della costruzione a copertura di locali interrati o
seminterrati (parcheggi, servizi, centri commerciali). E’ indubbio
che questa soluzione migliora l’impatto ambientale di qualsiasi
edificio o sistema di edifici, determinando una sensazione di
benessere visivo, acustico e termoigrometrico. Inoltre la
vegetazione che si sviluppa su queste superfici riduce l’emissione
di anidride carbonica in città, sviluppa qualità di
isolamento determinando risparmio energetico, impermeabilizzando
d’inverno e raffrescando d’estate.
Non è particolarmente difficile impiantare questa variante
architettonica. E’ importante mettere in opera e verificare
correttamente alcuni accorgimenti tecnici: la capacità di
drenaggio, il terreno di coltura, il sistema di irrigazione
collegato anche alla raccolta delle acque in eccesso.
Il tetto impiantato può avere la caratteristica di
intervento estensivo, realizzato con erbacee perenni tappezzanti,
pesi ridotti, ridotta irrigazione e manutenzione. Altri tetti
possano impiantare sistemi intensivi: sono i cosiddetti giardini
pensili, realizzati con essenze diverse, laghetti artificiali,
piazzole di sosta, gazebo. Non c’è che da sbizzarrirsi,
valutando le innumerevoli compatibilità degli elementi, per
rendere il tetto della casa sana e vivente.
Ricordo due sistemi interessanti.
- Il sistema Daku che permette l’impianto anche su superfici di
grande estensione: un fondo di polistirolo drenante per evitare il
ristagno di umidità, un filtrante resistente allo strappo
(70% di fibra di propilene, 30% di polietilene), utilizzato per
separare le camere idriche e rendere stabile la vegetazione. Infine
un manto antiradice. Questo sistema permette il radicamento del
verde anche su tetti fortemente inclinati e soprattutto una
maggiore leggerezza. - Il sistema Optigrun ha un peso complessivo per impianti
intensivi da 100 kg/mq pere verde estensivo a 350kg/mq per giardini
pensili. Caratteristica importante il materiale drenante, formato
da materiali sfusi in ardesia espansa o pomice, che permette la
raccolta dell’acqua e delle sostanze nutritive. La membrana
impermeabile antiradici è in PVC (sic!), per proteggere la
copertura sottostante.
Giuseppe Rosa
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