Dopo oltre 15 mesi di detenzione, Ilaria Salis si appresta a lasciare le carceri ungheresi per andare ai domiciliari. Sempre in Ungheria.
- Ilaria Salis è accusata di aver aggredito alcuni neonazisti a Budapest. Si è sempre proclamata innocente.
- Da 15 mesi è reclusa in un carcere di massima sicurezza in Ungheria in condizioni inumane e degradanti.
- Ora i giudici le hanno concesso i domiciliari in Ungheria, dietro il pagamento di una cauzione.
Dopo oltre 15 mesi di detenzione, Ilaria Salis si appresta a lasciare le carceri ungheresi. Un tribunale d’appello ungherese ha accolto il ricorso per i domiciliari presentato dagli avvocati dell’insegnante di cittadinanza italiana, accusata di aver aggredito alcuni manifestanti neonazisti a Budapest e detenuta dal febbraio 2023.
“Una splendida notizia”, hanno commentato Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra, con cui Salis è candidata alle elezioni europee in programma l’8 e 9 giugno.
La vicenda di Ilaria Salis
laria Salis è un’insegnante e militante antifascista. È accusata di aver aggredito alcuni militanti neonazisti a Budapest, in occasione del Giorno dell’onore, che ogni febbraio riunisce estremisti di destra da tutta Europa nella capitale ungherese. Salis ha sempre respinto le accuse, dichiarandosi innocente. Inoltre ha denunciato le condizioni inumane e degradanti in cui si è trovata incarcerata negli ultimi 15 mesi, tra topi, scarafaggi e la negazioni dei diritti e delle libertà di base.
Quello di Ilaria Salis è diventato negli ultimi mesi un caso politico, nonostante la recalcitranza del governo italiano guidato da Giorgia Meloni di alzare la voce nei confronti dell’Ungheria dell’amico Viktor Orbán. Finora le richieste di scarcerazione e dei domiciliari per la donna, che rischia fino a 16 anni di condanna, erano state respinte dai giudici ungheresi. Ora però è arrivata una piccola svolta.
I domiciliari in Ungheria
Un tribunale d’appello ungherese ha accolto il ricorso per i domiciliari presentato dagli avvocati di Ilaria Salis. La donna può lasciare il carcere di massima sicurezza, dietro il pagamento di una cauzione e a condizione che indossi il braccialetto elettronico. Dovrà però restare reclusa ai domiciliari in Ungheria e non in Italia, elemento giustificato dai giudici con il pericolo di fuga.
Nelle scorse settimane Ilaria Salis aveva accettato la proposta dell’Alleanza Verdi Sinistra di candidarsi nella loro lista in vista delle elezioni europee del prossimo giugno. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni hanno subito commentato la concessione dei domiciliari: “Questo risultato si deve innanzitutto alla tenacia e alla determinazione della famiglia e di tutti coloro che invece di stare in silenzio si sono battuti e continueranno a farlo per i diritti di Ilaria e di tutti noi. Siamo felici e ancora più convinti della nostra scelta di candidare Ilaria nelle nostre liste”, hanno sottolineato. “Ora dopo questa prima vittoria, così importante per lei e tutti noi, vogliamo riportarla in Italia e poi a Bruxelles come parlamentare europea perché la questione del rispetto dei diritti in Europa diventi una questione pienamente politica”.
“Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare”, ha commentato Roberto Salis, il padre.
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