Intervista a Fabio Ragazzo, direttore artistico de Il pod, il premio che decreta i migliori podcast dell’anno. In attesa della premiazione dell’11 giugno.
Nasce ilpod, il primo premio dedicato ai podcast italiani
I podcast di LifeGate nominati alla prima edizione de ilpod, Italian podcast awards, in attesa delle premiazioni del 30 aprile.
Un anno fa usciva Big! Colapesce e Dimartino a Sanremo, il podcast sulla partecipazione al festival di Sanremo del duo rivelazione della 71esima edizione, nonché primo progetto podcast interamente prodotto da LifeGate Radio. E non può esserci primo anniversario migliore, se non festeggiando la nomination proprio di Big! nella categoria miglior podcast documentario a ilpod, premio ideato e creato da Andrea Colamedici e Maura Gancitano di Tlon, che il prossimo 30 aprile incoroneranno il migliore podcast italiano, durante l’evento di premiazione al teatro Carcano di Milano (a cui sarà possibile partecipare gratuitamente, prenotando il proprio biglietto qui).
Non solo Big!, tra i progetti nominati anche Vado a trovare mio padre – Vita, sogno, viaggio nella categoria miglior podcast società e migliore sound design. Dagli stessi autori di Big! Giacomo de Poli e Marco Rip, Vado a trovare mio padre è il secondo podcast prodotto da LifeGate e racconta il viaggio di Maurizio Carucci, leader degli Ex-Otago, alla ricerca delle proprie radici.
Una nomination, quest’ultima, che premia il delicato lavoro di “mantenimento di coerenza tra materiali sonori molto diversi fra loro, con l’obiettivo di enfatizzare e valorizzare il materiale che i protagonisti ci inviavano quotidianamente che, seppur piuttosto grezzo a livello di qualità sonora, era preziosissimo dal punto di vista della narrazione perché capace di cogliere momenti irripetibili”, come affermato da Marco Rip che si è occupato del sound design del progetto.
Ilpod è il premio dedicato ai podcast
Ilpod è il primo premio dedicato ai podcast italiani creato dai fondatori di Tlon, scuola permanente di filosofia e immaginazione, casa editrice, catena di librerie, agenzia di eventi e molto altro. Gli stessi Andrea Colamedici e Maura Gancitano sono appassionati di podcast e hanno iniziato a occuparsene alcuni anni fa, dapprima proponendo le loro riflessioni in formato audio nella serie Tlon – Il podcast, proseguendo poi con la fortunata serie Scuola di Filosofie per Audible, dove passano in rassegna i grandi pensatori del Novecento riportando la filosofia tra la gente, fino ad arrivare al più recente Pensare europeo, nato dalla collaborazione con il Parlamento europeo e pensato per potenziare la divulgazione delle politiche europee.
“Apprezziamo i podcast da un decennio circa”, ci ha rivelato Andrea Colamedici di Tlon, “Ma ne siamo diventati pressoché dipendenti da tre o quattro anni. Da quando, cioè, siamo entrati per la prima volta in uno studio di registrazione a farne davvero uno e ci siamo accorti di quanto lavoro c’era dietro, di quanta passione era necessaria per portare a termine una stagione. Bisognerebbe organizzare delle visite guidate negli studi e nelle writers’ room per mostrare quanta competenza e quanta fatica c’è dietro un podcast. Anzi, sai che è proprio una bella idea?”
Venti le categorie in gara: si va dai migliori podcast documentari ai migliori true crime, dai miglior podcast green ai miglior podcast di divulgazione, ma c’è anche la categoria che premia i podcast con la migliore immersione sonora, quella per i miglior podcast low o no-budget, ossia quei prodotti che si sono fatti notare per l’originalità del format, o quella dedicata ai migliori podcast indipendenti: “Era importante dare spazio agli indipendenti e infatti a loro abbiamo dedicato tre categorie: Indie, Rising star e Creatività originale, forse la categoria a cui teniamo maggiormente”, ha commentato Andrea Colamedici, “Molto importante per noi è anche – forse inaspettatamente – Sound design. Sono un po’ i due pilastri ideali del premio: da una parte la creatività e dall’altra la competenza; da una parte la grande idea, e dall’altra la grande realizzazione”.
La giuria, composta da venti professioniste e professionisti che si sono distinti nel mondo del podcasting, dell’audio e della creazione di contenuti, ha selezionato e nominato cinque podcast per ogni categoria, i cui vincitori saranno resi noti il 30 aprile prossimo, nel corso di un grande evento di premiazione presso il Teatro Carcano di Milano. Il Premio podcast dell’anno sarà scelto tra i vincitori delle singole categorie e tutti i podcast in lizza per la vittoria partecipano automaticamente anche alla votazione del pubblico online che decreterà il vincitore del Premio del pubblico: “C’è stata una risposta pazzesca e, in tutta franchezza, inaspettata”, ha commentato Andrea Colamedici, “A oggi più di trentamila persone hanno espresso su ilpod.it la propria preferenza, in una maniera tra l’altro molto variegata. Secondo me sarà una bella sfida fino all’ultimo giorno utile”.
Nella giuria del premio, anche Andrea F. de Cesco, giornalista e una delle massime esperte di podcast in Italia, che ha commentato così quella che è stata finora la sua esperienza di giurata: “Sicuramente è stato un lavoro molto impegnativo, non solo per la mole di podcast candidati – oltre duecentoventi in totale, ma anche perché ho dovuto liberarmi da giudizi e pregiudizi, cercando di dimenticare quali erano i podcast che avevo già ascoltato. Ma è stato anche molto divertente perché, nonostante mi ritenga un’assidua ascoltatrice e faccia un lavoro di scouting quotidiano alla ricerca di cose nuove, grazie a ilpod ho scoperto molti progetti che non conoscevo, soprattutto molti podcast indie. Inoltre, Andrea, Maura e il team di Tlon hanno davvero fatto un ottimo lavoro per organizzare al meglio il lavoro di noi giurati”.
L’obiettivo del premio è quello di “mettere in luce i tanti progetti di qualità che sono fioriti durante l’anno”, ma anche quello di celebrare la sempre più numerosa community italiana sia di podcaster, che di ascoltatori e ascoltatrici: “Il premio nasce soprattutto per amore del podcasting. Non sappiamo bene quante centinaia di puntate abbiamo prodotto, ma ancora meno sappiamo quante migliaia ne abbiamo ascoltate. Di conseguenza ci è sembrata un’idea doverosa dare valore a quei progetti che erano stati capaci di distinguersi durante l’anno, e offrire a tutto il mondo del podcast una spinta narrativa per aumentarne la qualità e la pervasività”.
Secondo Andrea F. de Cesco, premi di questo genere sono importanti per fare divulgazione, perché la gente si incuriosisca sempre di più e provi ad ascoltare e, soprattutto, per diffondere la cultura dell’ascolto: “Il fatto che molte più persone, anche grazie a questo premio, possano scoprire cos’è un podcast, mi rende davvero felicissima”.
Anche se in ritardo rispetto a Paesi come gli Stati Uniti o la Germania, infatti, negli ultimi due anni il mercato del podcast è in continua espansione anche in Italia: “Le persone non ne possono più di aver gli occhi pieni di immagini e hanno bisogno di nuovi strumenti con cui fruire di cultura, informazione e intrattenimento. E, secondo noi, questo è solo l’inizio: è un mercato destinato a crescere esponenzialmente”, dice Andrea Colamedici, proseguendo: “Sul profilo Instagram de Ilpod abbiamo elencato i dieci diritti di chi ascolta podcast, e tra questi sicuramente svetta la possibilità di liberare gli occhi dalla tirannia dell’immagine, imperante nella serialità televisiva, nella tv e nel cinema. Riempire di senso gli spostamenti in auto o in treno, in bus, è uno dei benefit maggiori. I difetti sono sicuramente più difficili da trovare: è un formato in cui abbondano i logorroici, ma del resto è per loro anche una valvola di sfogo, sicché nella vita ordinaria possiamo risparmiarci molte chiacchiere inutili da parte dei chiacchieroni. Quindi anche questo difetto è, in fondo, un pregio!”.
Effettivamente, se nel 2020 si è verificato un vero e proprio boom, dovuto anche alla situazione pandemica che ha portato a una maggiore fruizione di contenuti digitali in generale, nel 2021 i dati relativi agli ascolti hanno registrato un’ulteriore crescita e, insieme a chi ascolta, sono cresciuti anche i player coinvolti e gli investimenti.
Secondo i dati Ipsos 2021, per esempio, gli ascoltatori mensili di podcast in Italia nel 2021 sono stati 9,3 milioni (nel 2020 erano 8,5 milioni), mentre secondo il report Nielsen per Audible uscito nel settembre scorso, sono 14,5 milioni gli italiani che nel 2021 hanno ascoltato almeno una volta un podcast, con un aumento del quattro per cento rispetto all’anno precedente.
Ma la forza dei podcast non è solo nel numero totale di ascoltatori: sempre secondo quest’ultima analisi, si consolida da parte degli ascoltatori la permanenza all’ascolto per l’intera durata degli episodi di un podcast e addirittura per l’intera serie, nel caso siano previsti più episodi, decretando la capacità del formato di mantenere gli ascoltatori coinvolti e soddisfatti fino alla fine. Insomma, pare proprio che il podcast stia riuscendo in quello che, attualmente, altri mezzi di comunicazione stanno fallendo.
L’appuntamento con ilpod, allora, è per sabato 30 aprile al teatro Carcano di Milano: “Una giornata intera dedicata al mondo del podcasting. Dalla mattina alla sera saremo tutti orecchie, e avremo con noi i e le migliori podcaster in Italia. Oltre alle premiazioni in serata, ci saranno nel pomeriggio diversi panel dedicati al mondo dei podcast, e alcuni gustosi podcast live”.
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